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Video shock mostrato da Chi l’ha visto, dopo le polemiche arrivano le scuse delle istituzioni

text-align: justify”>Fa ancora discutere la vicenda, resa pubblica da Chi l’ha visto tramite la diffusione del video-shock nella puntata di mercoledì scorso, del bambino trascinato a forza dagli agenti di polizia a Cittadella (Padova). La battaglia di Federica Sciarelli, decisa a portare il caso all’attenzione di opinione pubblica ed istituzioni nazionali, sembra aver dato almeno in parte i risultati sperati: dopo una prima ondata di reazioni di segno non univoco, l’indignazione di cittadini e forze politiche è salita di livello fino ad interessare i vertici di governo e polizia, pronti adesso a scusarsi pubblicamente per l’accaduto. Tra le varie prese di posizione seguenti alla messa in onda delle drammatiche immagini dell’incolpevole minore portato via dalla scuola con metodi a dir poco bruschi, non è mancato qualche accento critico verso la trasmissione, per alcuni poco cauta nel trasmettere in prima serata un filmato dal contenuto estremamente delicato.
Quel che conta al momento, alla luce dei fatti mostrati dal video-shock trasmesso da Chi l’ha Visto, sono gli atti ufficiali come l’informativa del Ministero dell’Interno e l’inchiesta interna della Polizia di Stato, entrambi finalizzati ad accertare in tempi rapidi ogni responsabilità legata all’accaduto. Tutto ciò con l’auspicio (espresso con sufficiente chiarezza da Annamaria Cancellieri e da Antonio Manganelli) che simili episodi, ammesso che si tratti di casi isolati, non si ripetano più in nessun angolo del nostro paese.
Già nel corso della diretta del programma di Rai Tre erano pervenute le prime testimonianze e denunce di altri genitori allarmati per il trattamento subito dal bimbo di 10 anni, ma a distanza di poche ore forte è stata la mobilitazione di tanti concittadini, scesi in piazza per difendere i diritti dei bambini da questa ed altre forme di prevaricazione. Controversa, come pure accennato da Federica Sciarelli mercoledì sera senza entrare approfonditamente nel merito della causa in corso, la vicenda giudiziaria tra i due genitori dello sfortunato ragazzino, che per adesso (e forse a lungo) rimarrà in affidamento presso una casa-famiglia, lontano sia dalla madre che dal padre (promotore, è bene ricordarlo, dell’azione per il trasferimento coattivo del minore).
Notiziari, spazi televisivi e siti web mantengono vivo l’interesse per il caso, sulla scia della forte impressione da subito suscitata dalle riprese della drammatica scena, ma gli sviluppi concreti della contesa legale necessiteranno di molto tempo, pertanto sarà utile continuare a seguire le ricostruzioni che già nella prossima puntata Chi l’ha Visto proverà a mettere in campo. Per il resto, c’è soltanto da sperare che ogni decisione delle autorità competenti verrà presa nell’interesse eclusivo del minore, oltre che a rigor di legge.