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Il dg Gubitosi annuncia: Sipra diventa Rai Pubblicità

text-align: justify”>CAMBIAMENTI IN CASA RAI. Con la fine della 63? edizione del Festival della Canzone italiana, che ha visto l’azienda radiotelevisiva chiudere i conti in attivo, il direttore generale Luigi Gubitosi, è sempre più intenzionato a voler lasciare il segno. Gubitosi, continua a mettere a punto, tutta una serie di misure alquanto innovative. Dopo venti anni, si è tornati a pagare i costi del più grande spettacolo della Rai completamente con gli introiti pubblicitari, ma non solo. A fronte di una spesa di 18 milioni di euro, sono rientrati con la raccolta pubblicitaria nelle casse della Rai, 18.35 milioni di euro: in questo modo non solo si è riusciti a coprire l’intero costo dell’evento, ma a chiude addirittura in attivo; e se si considera il grave momento di calo della raccolta pubblicitaria che si sta vivendo, questo dato rappresenta un record assoluto. Forte dei risultati ottenuti, il dg ha annunciato di voler modificare il nome della Sipra (concessionaria di pubblicità della tv di Stato), in Rai Pubblicità. Il cambio del nome verrà proposto nel prossimo cda, e non ci dovrebbe essere ostilità alcuna da parte degli altri consiglieri Rai. Un segno di discontinuità rispetto al passato che si preannuncia essere solo l’inizio di una rivoluzione più radicale. A incentivare il cambiamento il nuovo dg Sipra: Fabrizio Piscopo, che ha già con Sanremo voluto testare i vantaggi di una copertura social e web in tempo reale a differenza della vecchia burocrazia ormai appartenente al passato. Già con Sanremo, inoltre si è potuto sperimentare l’abolizione delle televendite con il conseguente aumento di alcuni break.
Altre novità saranno: l’organizzazione dei listini per programma e non più secondo logiche tabellari, e il ripristino delle due storiche trasmissioni Rai Carosello e Intervallo. Obiettivo principale è chiudere il 2013 con una flessione della raccolta pubblicitaria non superiore al 6%. La concessionaria per questo motivo sarà completamente rivoluzionata: i 444 dipendenti verranno divisi in 8 business unit, guidati da altrettanti direttori che saranno distribuiti per aree geografiche. Il web verrà messo al centro della raccolta, anche tutelando in Tribunale chi utilizza i contenuti senza autorizzazione, postandoli su Youtube. Gubitosi continua la sua opera di ristrutturazione dell’azienda pubblica, al fine di snellire e semplificare le vecchie e lunghe burocrazie.