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Beppe Grillo contro Piazzapulita (video): “Vermigli, lavori per Cairo, cioè per Berlusconi”

Beppe Grillo non arretra di un passo nella sua battaglia contro l’informazione italiana. Nel suo mirino sono finiti, dopo Floris e Gabanelli, anche Lucia Annunziata e Andrea Vianello di Rai3, mentre nella puntata di Piazzapulita di lunedì 3 giugno il leader del Movimento 5 Stelle si è scagliato contro il giornalista Corrado Formigli. Un surreale dialogo a distanza tra il comico in piazza a Leonforte, Siracusa, per un comizio elettorale, e il conduttore tv in onda in diretta su La7. Formigli aveva dedicato l’ennesima puntata al Movimento 5 Stelle, esordendo con una copertina dedicata agli ultimi interventi di Grillo contro l’informazione. Un’introduzione seguita dall’editoriale in cui Formigli criticava l’atteggiamento del leader e si chiedeva cosa accadrebbe se un giorno Grillo avesse il potere di regolare i conti con i giornalisti a lui invisi, proprio come fece Berlusconi col famoso editto bulgaro: di qui l’invito ad evitare black list con nomi e cognomi, a criticare sui fatti ed eventualmente denunciare per diffamazione, lasciando però ai giornalisti la libertà di decidere come fare il loro mestiere.
Beppe Grillo ha lanciato la sua invettiva pochi minuti dopo dal palco di Leonforte: ha chiesto ai suoi di oscurare la telecamera di Piazzapulita ed impedire all’operatore di proseguire le riprese. In segno di protesta, ha chiesto ad uno degli attivisti di impallare la camera mostrando il cartello “Informazione italiana 57esimo posto“, per ricordare che stando alle classifiche internazionali nel nostro Paese l’informazione non può definirsi libera. Ha attaccato personalmente il conduttore di Piazzapulita apostrofandolo “Vermigli“. Uno show in piena regola, che per diversi minuti è diventato un attacco ai giornalisti più che un comizio elettorale.
“Siete in onda su Piazzapulita (…) Questi signori mandano in giro troupettine di ragazzi pagati pochissimo, li mandano in giro a chiedere se qualcuno odia il Movimento, se ci sono scissioni, poi fanno il servizietto e lo mandano in onda. Fanno le trasmissioni per farci crollare.Vermigli perché non fai un servizio sulla tua televisione? L’ha comprata un certo Cairo, che era socio di Berlusconi, in pratica lavori per il Cavaliere. Questo qui non fa ascolti, adesso li fa con noi (…) Io vorrei avere il diritto di non essere ripreso. Lui ha tutto il diritto di riprendere perché è una cosa pubblica, però io ho lo stesso diritto di non essere ripreso“.
Beppe Grillo ha ribadito poco dopo la sua posizione, se ancora ce ne fosse bisogno, con un messaggio via Twitter: “Piazzapulita ha il diritto di riprenderci, noi di ricordargli che siamo al 57mo posto nel mondo per informazione“. Dallo studio Formigli ha replicato alle accuse senza aggiungere molto rispetto al suo editoriale di inizio trasmissione. Si è limitato a chiedere alla sua inviaa Francesca Nava se lo show fosse finito e a definire “insensato” l’attacco di Grillo. Poco dopo, ha ospitato il senatore del Movimento 5 Stelle Nicola Morra, che ha ribadito la tesi del leader: “Non credo che in Italia ci siano molti giornalisti indipendenti“. Il tutto a ridosso delle prime ospitate dei grillini in tv: Fico dalla Annunziata, Di Maio dalla Gruber e lo stesso Morra da Formigli. Tutti disponibili ad interviste ma mai al confronto nel contesto talk-show. E mentre i cittadini eletti provano a comunicare con il pubblico in un formato che certamente non è il loro ideale, Grillo non perde occasione di scagliarsi contro la tv e i suoi protagonisti. Quanto potrà reggere questo dualismo nei confronti dei media?