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Movimento 5 Stelle e Pd, dialogo impossibile: lite in tv ad Agorà

MOVIMENTO 5 STELLE CONTRO PD NEL TALK SHOW DI RAI TRE. Le distanze tra centrosinistra e M5S non sembrano destinate a ridursi, nonostante qualche sporadica iniziativa di pontieri (più o meno improvvisati) dell’una e dell’altra parte, dalle consultazioni parlamentari della primavera scorsa ad oggi. Su giustizia, misure economiche, politica estera e riforme costituzionali la linea del partito di Guglielmo Epifani risulta radicalmente opposta a quella del movimento di Beppe Grillo, schierato dal primo momento “senza se e senza ma” sulle barricate rispetto al governo delle larghe intese e ad ogni altra ipotesi di maggioranze trasversali.
M5S E DEMOCRATICI, PORTE CHIUSE AL DIALOGO. Anche a livello locale, l’unico esempio di intesa su programmi e provvedimenti concreti, messo in atto nella Regione Sicilia nella fase iniziale della giunta Crocetta, è inesorabilmente andato a sbattere contro insormontabili ostacoli (Muos, nomine e scelte strategiche nei servizi pubblici), riavvicinando i democratici ai gruppi di area centrista e spingendo al contempo i consiglieri eletti nelle liste del M5S verso un’opposizione sempre più intransigente.
PD E 5 STELLE AI FERRI CORTI: LITE IN DIRETTA AD AGORA’. In una delle rare occasioni di confronto televisivo tra le rispettive “fazioni”, seppur a distanza, Alessandra Moretti e Carla Ruocco non se le sono mandate a dire, accendendo il dibattito in studio sul tema delle alleanze di governo nella presente legislatura, con un crescendo di toni che ha messo in difficoltà anche i due conduttori della trasmissione mattutina di Rai Tre.
L’accusa lanciata dall’esponente del Partito Democratico all’interlocutrice collegata dalla piazza ha scatenato l’immediata reazione della controparte: “Il M5S ha un atteggiamento distruttivo sia alla Camera che al Senato, è privo di iniziativa politica e questo danneggia gli otto milioni di italiani che lo hanno votato e che attendono da tempo un segnale” ha attaccato la Moretti, in parte spalleggiata dall’altra ospite del programma di Salvatore Aversa e Serena Bortone, l’ex presidente di centrodestra della Regione Lazio Renata Polverini, altrettanto critica nei confronti del movimento guidato da Grillo.
A stretto giro di posta la replica di Carla Ruocco, a dir poco furiosa per le parole ascoltate a distanza: “L’onorevole in studio ha detto il falso ed è evidentemente poco informata sulla nostra attività in Parlamento, perché noi del Movimento 5 Stelle siamo gli unici che lavoriamo rimanendo dalla parte dei cittadini. Sull’abolizione dell’Imu così come sui tagli ai costi della Casta abbiamo proposto tantissimi emendamenti, ma ci sono stati puntualmente bocciati nelle commissioni competenti”.
http://www.youtube.com/watch?v=CNq9PG2Q-6A
Rossella
agosto 29, 2013 at 13:09
Questi dibattiti sono sempre sterili. Servono agli addetti ai lavori e guardano alla storia come si guarda ad un quadro. La realtà è ben diversa. Sono i modelli culturali ad affascinare: è sempre stato così! Gli anni ’60 sono emblematici in questo senso. Se li studi sui libri di storia pensi ai collettivi, ai movimenti e a alla Domenica del corriere con Giovanni XVIII e Kennedy. Ma questa è la copertina di una stagione. Il singolo lo troverai solo nell’album “Da grande farò il cantanto” di Tony Tammaro. L’estratto “Anni sessanta”, brano del 1992, traccia un profilo abbastanza pittoresco o quantomeno sui generis di quella stagione interpretata dalla gente. A me convince e mi fa capire che da noi vince la tradizione- tutto cambia affinché niente cambi-. Se oggi riproponessero Non è la Rai con il titolo di una canzone di Raffaella Carrà susciterebbe meno diffidenza. Copacabana sarebbe un successone! Infatti Boncompagni, che pure ha una personalità istrionica e un senso assoluto dell’arte di fare spettacolo, non potrebbe avere eredi!