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Monica Leofreddi aggredita a Napoli dai tifosi: paura per lo staff di Torto o Ragione

Scritto da , il Febbraio 27, 2015 , in Personaggi Tv Tag: , ,
foto Monica Leofreddi

Momenti di terrore per la conduttrice Monica Leofreddi, padrona di casa di “Torto o Ragione – il verdetto finale”, il tribunale televisivo di Rai1 in onda tutti i pomeriggi alle 14.40 (che da lunedì 23 marzo anticiperà la messa in onda di mezz’ora prendendo il posto di Antonella Clerici e i suoi Dolci dopo il Tiggì), che ieri sera è stata aggredita nei pressi dello stadio San Paolo di Napoli, situato nelle vicinanze del Centro di Produzione Tv dell RAI di viale Marconi. Dopo aver terminato le registrazioni di Torto o Ragione, la conduttrice e la troupe del programma si stavano allontanando dagli studi RAI diretti alla stazione centrale di piazza Garibaldi per rientrare in treno a Roma.

L’incubo si è consumato in occasione della partita Napoli-Trabzonspor e a farne le spese è stata la produzione di Torto o Ragione. E’ accaduto tutto all’improvviso: approfittando del semaforo rosso, sotto la curva B dello stadio alcuni tifosi napoletani hanno lanciato dei sassi contro il furgoncino nero a bordo del quale stavano viaggiando la conduttrice con gli autori del programma e alcuni attori, rompendo i vetri. Sono nove in tutto le persone aggredite, scambiate quasi sicuramente per tifosi turchi.

Ha destato non poca preoccupazione il messaggio pubblicato su twitter da Monica Leofreddi in tarda serata, che ha postato le foto dei vetri rotti affermando: “E’ proprio bello lo sport! A Napoli siamo stati aggrediti a sassate vicino lo stadio. Vivi per miracolo!”. Anche Alba Parietti, ospite della trasmissione, prima dell’aggressione ai colleghi si è mostrata preoccupata su twitter scrivendo: “Stiamo per terminare le registrazioni alla RAI di Napoli e ci troviamo accanto allo stadio. Riusciremo io e Corrado Tedeschi a raggiungere l’aeroporto?”.

Numerosi altri disordini nei pressi dello stadio San Paolo si sono verificati sempre a causa della partita che è stata dunque tutt’altro che un inno allo sport! Ma tutto è bene quel che finisce bene: per fortuna non ci sono stati feriti e noi speriamo che episodi così assurdi in Italia non avvengano mai più perchè il calcio è un gioco e deve restare tale.