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Gad Lerner contro Mediaset: “E’ la degenerazione della tv-verità”

Scritto da , il Maggio 15, 2015 , in Personaggi Tv Tag:
foto gad lerner

Il noto e autorevole giornalista, conduttore televisivo dello storico programma “L’Infedele”, scrittore e politico Gad Lerner, anche stavolta non le manda a dire: bersaglio dell’invettiva lanciata dal suo blog “Gad Lerner-Il blog del bastardo” e riportata da Davide Maggio sul suo, “Davide Maggio-La tv dietro le quinte”, è la rete Mediaset tutta, con dure critiche in particolare alla trasmissione “Quinta Colonna” condotta da Paolo Del Debbio. Più precisamente, Lerner prende posizione in merito al licenziamento di uno dei suoi inviati, Fulvio Benelli. Queste le sue dichiarazioni:

“Benelli (giornalista cacciato dalla trasmissione di Del Debbio con l’accusa di aver montato servizi di cronaca falsi) non è nient’altro che una vittima: è stato licenziato come capro espiatorio da una tv che si nutre di falsi scoop come i suoi. Sono gli autori, i conduttori e i direttori di rete a spingere in questa squallida direzione gli inviati. Chi ha licenziato Fulvio Benelli ne conosceva benissimo e incoraggiava il metodo di lavoro nella pseudo-tv-verità. Tutto ciò contribuisce alla degenerazione della vera tv-verità, nonché alla strumentalizzazione delle etnie e delle categorie sociali”.

Continua poi Lerner, facendo qui un discorso più generalista rivolto a determinati teleschermi: “Ogni giorno su quasi tutte le reti ci sono trasmissioni confezionate su misura per alimentare i pregiudizi e la guerra fra i poveri (il riferimento è qui al programma Mattino5, condotto da Federica Panicucci e Federico Novella, recentemente accusati di aver mandato in onda un servizio falso in cui figuravano due ragazzine rom intervistate che risultano esser state pagate dalla trasmissione). Naturalmente i bersagli privilegiati sono i rom, detestati e facili da coinvolgere nella telerissa”.

Accuse indubbiamente pesanti, quelle di Lerner, ma che ahinoi trovano un triste e reale riscontro nella realtà televisiva di oggi, o perlomeno in una parte di essa, proprio quella più delicata, la tv-verità: quella parte di servizio pubblico che dovrebbe trasformare il piccolo schermo in una finestra sulle realtà più dure ma di cui è necessaria una completa consapevolezza, e di cui inoltre il giornalismo verità e la tv verità, fatti con cognizione di causa, sono gli unici veicoli di conoscenza. Al momento non si registrano ancora le repliche alle accuse da parte della rete Mediaset.