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Quinta Colonna, dichiarazione shock di un intervistato: “Mi hanno pagato per parlare”

Scritto da , il Luglio 28, 2015 , in Notizie Varie Tag:
foto giornalista Del Debbio

Sembra non esserci pace ultimamente per Paolo Del Debbio, volto noto di Mediaset, e soprattutto per la sua “creatura” Quinta Colonna: è degli ultimissimi minuti infatti la notizia, che si aggiunge alle altre della stessa entità che riguardano i collegamenti esterni del programma, che un giovane marocchino sarebbe stato pagato dalla redazione per essere intervistato durante la puntata del 18 maggio scorso. Aziz Essalmi, marocchino migrante di 27 anni, avrebbe percepito dal personale della trasmissione Quinta Colonna una somma di denaro che ammonta a duecento euro.

Queste le dichiarazioni scioccanti e molto gravi di Essalmi: “Hanno contattato proprio me perché mi conoscevano già. Sapevano che ho dei precedenti penali, ero in stazione quando ho ricevuto la chiamata di uno dei giornalisti della redazione di Quinta Colonna che mi ha spiegato per filo e per segno cosa avrei dovuto dire e fare. Sapevo quindi che avrei dovuto litigare pesantemente con un consigliere leghista, ed io ho accettato perché sono in pessime condizioni economiche

Pronta la replica del caporedattore della trasmissione, Raffaella Regoli, che scioccata dalle dichiarazioni del giovane marocchino, sul Corriere del Veneto afferma: “Noi di Quinta Colonna non abbiamo assolutamente niente da temere. I nostri sono servizi totalmente liberi, che possono vedere la partecipazione di chiunque si trovi lì in quel momento. E’ dunque la nostra parola, ossia quella di seri professionisti che lavorano da anni in questo campo, contro quella di un pregiudicato“.

Per diritto di cronaca è doveroso riportare che non è la prima volta che viene messa in seria discussione la veridicità dei servizi realizzati dalla trasmissione Quinta Colonna. Già qualche tempo fa il programma Striscia La Notizia aveva segnalato l’irregolarità di un servizio che portava la firma dell’inviato Fulvio Benelli, poi licenziato, che avrebbe visto il giornalista intervistare un uomo che si spacciava per truffatore rom e estremista islamico. Al momento ancora non ci sono prove concrete di queste gravi e presunte irregolarità, che di sicuro però non gettano certo buona luce sulla condizione del servizio di informazione delle televisioni italiane.