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La vita in diretta, Stefano Dionisi e il suo dramma: la confessione choc

Scritto da , il Ottobre 13, 2015 , in Interviste Tag: ,

Stefano Dionisi e il calvario

A La vita in diretta, programma televisivo pomeridiano condotto da Marco Liorni e Cristina Parodi, in onda su Rai 1 alle 14.00, nel corso dell’intervista esclusiva il famoso attore Stefano Dionisi ha raccontato che durante le riprese di un film, in Spagna, in preda ad un attacco di panico, ha provato la fuga da tutti e da tutto. Lo hanno ritrovato, successivamente, in un paesino disabitato dell’Estremadura e, dopo le prime medicazioni, lo hanno fatto tornare in Italia. Ha cominciato così il primo ricovero in un ospedale psichiatrico, a Pisa, e così ha dato il via ad un lungo viaggio, quello narrato in “La barca dei folli“, il libro autobiografico pubblicato in questi giorni da Mondadori. E’ stato un percorso tumultuoso, tra guarigioni intraviste e brutte ricadute, tra cambi di strutture repentine, da Pisa a Roma, prove di terapie differenti, l’utilizzo di molti psicofarmaci. In tutto questo però l’affetto non gli è mancato, soprattutto quello della madre, che lo ha seguito nelle varie tappe di cura, offrendogli un affetto costante e silenzioso.

La confessione choc di Stefano Dionisi

Dopo l’incursione di Antonella Clerici che ha rubato la scena a Carlo Conti sull’ultima puntata andata in onda de La vita in diretta, Liorni oggi ha intervistato Stefano Dionisi. L’attore ha fatto la propria confessione choc, lui solo, del suo problema, e con lui si son ascoltate le esperienze e desideri dei compagni di ricovero. “Ero in Spagna dove stavo girando Sant’Antonio di Padova ed è stato qui che ho avuto un attacco di panico, ho abbandonato il set, buttando il portafogli e passaporto fuggendo via, finendo su di un tetto di una casa. Non ce la feci tutto d’un tratto ma c’era ancora quel qualcosa nascosto dentro di me: quello che mi fece crollare fu il successo avuto come attore, il fatto di aver guadagnato davvero tanto dopo aver sbarcato il lunario per anni facendo il cameriere“. Ha continuato confessando: “Non si risana mai, ma sto bene. Vivo una buona storia d’amore, ho ritrovato il rapporto con mio figlio che mi ha realizzato come padre e mi ha fatto lavorare tanto per arrivare a questi risultati“. Lo studio sul proprio problema gli ha fatto capire che la nuvola nera in cui si era addentrato ha origini che risalgono dall’infanzia: l’abbandono del padre quando era in tenera età. Ma lo stesso ha dichiarato che nonostante quello sia successo non giudica il padre per la scelta avuta.