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Eleonora Brigliadori: Barbara d’Urso indignata a Pomeriggio 5

Scritto da , il Ottobre 5, 2016 , in Personaggi Tv Tag: , , ,

Pomeriggio 5: il caso Eleonora Brigliadori da Barbara d’Urso

Ha suscitato molte polemiche e critiche l’aggressione di Eleonora Brigliadori ai danni dell’inviata de Le Iene, Nadia Toffa, che l’aveva sorpresa durante una specie di rito di purificazione ma che, soprattutto, si è occupata di demolire le convinzioni riguardo all’inutilità della chemioterapia nei casi di tumore, teoria che la ex showgirl cerca di diffondere, ormai, da tempo, ispirandosi ad un medico tedesco, che è stato radiato dall’albo dei medici. Oggi si è tornati a parlare di questo a Pomeriggio 5, dove è stato rimandato in onda il video del servizio de Le Iene e l’aggressione alla Toffa. Il video è stato diviso in tre parti e commentato, in studio, dalle ospiti del salotto di Barbara d’Urso: Rosanna Banfi, che da otto anni ha sconfitto un tumore al seno, e da Justine Mattera, che, invece, ha perduto la sorella per un cancro, tutte e due, come la conduttrice, a favore delle cure tradizionali ed indignate e sconvolte davanti alle parole di Eleonora Brigliadori.

Eleonora Brigliadori fa arrabbiare Barbara d’Urso, che ricorda la madre a Pomeriggio 5

Nelle parole e negli occhi di Barbara d’Urso, però, non c’era solo sdegno per le convinzioni folli della Brigliadori ma c’era anche il ricordo commosso per sua madre, morta giovanissima proprio di cancro. Ad uccidere la madre della padrona di casa è stato il linfoma di Hodgkin, lo stesso cancro che ha ucciso la sorella di Justine Mattera. Ed, infatti, quando la soubrette americana ha parlato dell’esperienza della sorella che, purtroppo, nonostante i cicli di chemioterapia, non è riuscita a sconfiggere la malattia, la presentatrice di Domenica Live e di Pomeriggio 5 ha ricordato sua madre. Barbara d’Urso ha sottolineato che, quando si è ammalata sua madre, non c’era ancora la chemio e, quindi, non c’era la possibilità di curarsi con questo tipo di terapia e, così, la donna è riuscita a resistere solo tre anni dall’insorgere del linfoma, morendo giovanissima a 43 anni. La tenerezza di questo ricordo era palese negli occhi e nella voce della partenopea ma pure la rabbia nei confronti di chi cerca di inculcare convinzioni false e pericolose ai danni di chi soffre, come fa Eleonora Brigliadori. Quella della chiarezza sulla validità della chemioterapia, quindi, potrebbe essere un’altra battaglia di Barbara d’Urso, che ha chiamato il Ministero dell’Istruzione, qualche giorno fa, dopo l’ennesimo episodio di maltrattamenti a bambini da parte delle maestre, per sollecitare l’introduzione delle telecamere nelle scuole. Un’altra battaglia a cui tiene moltissimo.