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Quarto Grado, 12 gennaio: Gianluigi Nuzzi sul caso Vittorio Materazzo

Scritto da , il Gennaio 12, 2018 , in Personaggi Tv Tag: , , ,
foto quarto grado anticipazioni

Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero a Quarto Grado: il caso Materazzo

Questa sera Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero, tornerà in onda su Rete4 con la primissima puntata del nuovo anno di Quarto Grado. Il settimanale investigativo di Mediaset riparte dal caso di Vittorio Materazzo. Ucciso il 28 novembre 2016 con 40 coltellate a Napoli, per il delitto di Materazzo è stato arrestato lo scorso 3 gennaio il fratello Luca. Catturato a Siviglia, l’uomo era latitante da un anno, in fuga da dicembre 2016. A catturare Luca Materazzo è stata la polizia spagnola su una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Napoli su richiesta della locale Procura il 21 dicembre 2016, ritenuto responsabile dell’omicidio premeditato. La trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi si occuperà questa sera anche della morte della studentessa Lidia Macchi e dell’assassinio della diciotenne Serena Mollicone.

Quarto Grado: i casi di stasera con Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero

Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero questa sera in prima serata su Retequattro affronteranno il caso della morte di Lidia Marchi, la studentessa di Varese uccisa trentuno anni fa con 29 coltellate. L’ennesima perizia sui resti di Lidia ha individuato quattro capelli di un ignoto, che non appartengono alla vittima e sarebbero attribuibili all’imputato Stefano Binda, arrestato nel 2016. Tramite la comparazione con il DNA i periti hanno escluso che siano riconducibili all’uomo, accusato dell’omicidio della ragazza. L’imputato si è sempre proclamato innocente. Questa sera a Quarto Grado i riflettori saranno puntati anche sul delitto di Arce che riguarda Serena Mollicone. Il corpo senza vita della ragazza venne ritrovato due giorni dopo la sua scomparsa, avvenuta il 1° giugno, in un boschetto a 8 km da Arce con un sacchetto di plastica sulla testa, mani e piedi legati e con il nastro adesivo sulla bocca. Le indagini sull’assassinio di Serena Mollicone si sono riaperte dopo nuove analisi compiute sul cadavere. Il fine era di capire se possano essere state coinvolte terze persone, oltre a quelle già indagate. Nel 2002 la Procura di Cassino iscrisse come primo indagato il carrozziere Carmine Belli. L’uomo doveva incontrarsi con Serena; nel 2006 fu prosciolto. Nel 2008 si uccise il carabiniere Santino Tuzzi, che si scoprì essere una persona informata sui fatti. Nel 2011 furono indagati il Maresciallo Mottola di Arce, la moglie e il figlio per omicidio volontario e occultamento di cadavere. A fine 2016, il padre di Serena ha chiesto di fare rilievi nell’ex carcere di Arce, dove pensa sia stato nascosto il corpo senza vita della figlia.