Sanremo: il Festival della Canzone o degli Italiani uniti? Televoto annullato e Benigni strepitoso

) e i continui riferimenti al Premier, Roberto Benigni ha incantato tutta Italia con l’esegesi dell’Inno di Mameli e infine.. Roberto Vecchioni è in testa alla classifica! Bufera a Sanremo per l’anticipazione che il Dirigente di RaiTrade si è lasciato scappare davanti ai giornalisti: il Codacons ha chiesto l’annullamento del televoto e non ha escluso di rivolgersi alla magistratura (la stessa che il 6 aprile giudicherà il Presidente del Consiglio – finalmente!). La Snai ha sospeso ogni scommessa su Vecchioni e – notizia di pochissimi minuti fa – il televoto di Sanremo 2011 è stato annullato: conteggio azzerato, i 182 mila voti finora arrivati saranno rimborsati. Mossa strategica per alzare lo share della Finalissima di stasera?
Un’edizione che ha fatto tanto parlare di sè: basta pensare alla canzone di Anna Tatangelo o alle gaffes di Elisabetta Canalis che ha sfoggiato la sua bellezza, il suo fascino e la sua “perfetta” dizione inglese, ma non ha sbaragliato affatto la concorrenza: Belen Rodriguez (licenziata dagli spot Tim e sostituita dall’italiana Bianca Balti). E’ lei la vera regina di questo Festival: oltre alla sua folgorante bellezza, ha sfoggiato doti nascoste come il canto e il ballo, e si è dimostrata molto più preparata e meno emozionata nella conduzione rispetto alla collega.
E a chi gridava allo scandalo per l’eccessivo compenso di Roberto Benigni a Sanremo, l’Artista risponde donandolo all’Ospedale Meyer di Firenze per la costruzione di un intero padiglione. Il cachet del comico ammontava a 250 mila euro. Roberto Benigni che, con uno strepitoso monologo di quasi un’ora, ha fatto l’esegesi dell’inno di Mameli lanciando anche provocazioni al Premier-Cavaliere del Lavoro-Presidente del Consiglio che, non potendo cambiare canale visto che su Rai2 c’era Santoro, era costretto a guardare Sanremo. E’ il Benigni da Nobel che ha catalizzato l’attenzione di 20 milioni di italiani, 1 italiano su 3 l’ha guardato: c’era proprio bisogno di Benigni che rispolverasse agli Italiani la nostra storia, la nostra cultura, la nostra bella Italia (“Se ami l’Italia è per l’eternità”).