Nomine cda Rai: ancora un nulla di fatto. Si vota di nuovo oggi

La Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai si era riunita ieri per la seconda volta, insieme al presidente Sergio Zavoli, per eleggere 7 dei 9 consiglieri del consiglio di amministrazione della Rai (gli altri due membri sono già stati indicati dal premier Mario Monti), in attesa di rinnovo da diverse settimane. Ma ancora una volta è arrivata una fumata nera. In una serata convulsa, ben due votazioni sono state annullate: alla prima tornata è mancato un voto sui venti previsti, per una designazione erronea (era apparso il nome di Antonio Verri al posto di quello corretto e cioè Antonio Verro). Se la prima votazione fosse andata a buon fine, sarebbero stati eletti tra i candidati Pdl, Luisa Todini, Guglielmo Rositani e Antonio Verro con cinque voti ciascuno (la soglia necessaria), per il Pd i nominativi scelti dalle associazioni Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi e poi Rodolfo De Laurentiis (votato da Udc, Api e Liberali) e Flavia Nardelli (votata da Idv e Fli). Sarebbe rimasto fuori dalla rosa degli eletti, con quattro voti, Antonio Pilati, candidato sostenuto dal Pdl e considerato ideatore della contestatissima legge Gasparri.
Quel voto espresso erroneamente ha invece annullato la votazione, provocando l’ira del commissario Flavia Perina (Fli), che ha avanzato sospetti sulla regolarità del procedimento: “L’esito della prima votazione era chiarissimo e aveva premiato una donna qualificata – sottolinea Perina riferendosi alla scelta di Flavia Nardelli e facendo notare come l’errore fosse stato considerato trascurabile finchè non è parso evidente che al termine dello scrutinio avrebbe vinto lei – La farsa delle votazioni ripetute è sconsolante. La gestione della Rai non può essere lasciata in mano ai bari“. Il presidente Sergio Zavoli ha dunque proceduto ad una seconda votazione, ma anche questa ha dato esito negativo.
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Stavolta è mancato uno dei cinque voti necessari per la nomina proprio alla candidata Nardelli: una scheda bianca ha decretato la parità con quattro voti ciascuno tra quest’ultima e il candidato del Pdl Pilati. Una parità che, da regolamento, ha determinato l’annullamento della votazione, cui è seguito un nuovo rinvio ad oggi. L’intesa sui nomi del nuovo cda sembrava raggiungibile in seguito all’accordo tra Lega e Pdl per mantenere la maggioranza dei sette consiglieri da eleggere. Eppure in extremis il quadro è cambiato, con l’annuncio che il capogruppo leghista in Vigilanza, Davide Caparini, avrebbe votato scheda bianca facendo venir meno i voti necessari per eleggere i quattro consiglieri. Ora il Pd parla di commissariamento e la prova del nove sarà l’ennesima riunione di oggi della Commissione di Vigilanza: “a questo punto si deve procedere alle nomine, se c’è un’ impasse o la destra fa trucchi si commissaria – ha dichiarato Pierluigi Bersani – Ora basta: vediamo come va oggi ma bisogna andare ad esito altrimenti c’è una sola via“.