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Coach The Voice, alle blind auditions stili differenti ma un solo obiettivo: la musica

Scritto da , il Marzo 5, 2015 , in Gossip Tag: , ,
Foto coach The Voice

Sono l’anima di The Voice: si esaltano, si arrabbiano, si commuovono. Dicono sempre ciò che pensano, a volte anche in maniera parecchio colorita, e piacciono un sacco. Sono i coach di The Voice of Italy, coloro senza i quali il programma non sarebbe proprio la stessa cosa. Cinque personalità completamente diverse tra loro che hanno un unico obiettivo: la musica.

Ieri sera, nel secondo appuntamento con The Voice e con le blind auditions, ne abbiamo viste di nuovo di tutti i colori. Ma al di là dei cantanti, tutti bravissimi (anche se c’è stato chi, nonostante il talento, non è comunque riuscito ad entrare) la vera anima del programma sono Noemi, J-Ax, Piero Pelù e quel riuscitissimo mix di simpatia generazionale a confronto che sono Roby e Francesco Facchinetti. Già solo dal loro look potrebbe emergere un mondo, ma è ancor di più l’attitude che hanno, a parlare per loro.

Da Piero Pelù, super rocker in pants di pelle rossa, che pigia il bottone con il piede, a J-Ax vestito da gangster che lo fa con la testa tutta tatuata; da Roby e Francesco che si litigano la scelta di chi deve schiacciare a suon di “schiscia, schiscia” in bergamasco (esilarante) a Noemi che durante le blind se la balla allegramente in poltrona, con il suo mitico dread Marley, sempre entusiasta e a tremila, chiamando Roby “Mazzinga” per la sua giacca metallizzata. L’attitude, lo stile che i cinque coach hanno nello scegliere i loro talenti, nel convincerli, anche nello stare in studio, è fantastico.

Ieri sera ad esempio, ci sono state lotte senza quartiere. E se i talenti rap per lo più scelgono zio Ax ed entrano nel team #loser a colpi di “zia, mi fai venir voglia di tagliare le gomme alle auto blu parcheggiate in doppia fila” come ha detto J-Ax alla prima concorrente, una rapper romana fortissima; i talenti rock vanno quasi sempre dritti dritti dal Toro Loco, nel team #pelù. La vera lotta “pop” rimane dunque tra Noemi, che quest’anno ha voluto dare una svolta di genere musicale alle sue blind, e il team #fach, ieri sera capaci anche di corrompere (per finta e senza neanche riuscirci) un cantante con un braccialetto d’oro.

Tanti i momenti salienti ieri sera che hanno mostrato la personalità dei cinque coach in tutta la loro forza. Come quando J-Ax, ad una concorrente che pur avendo una splendida voce non è riuscita ad entrare, ha offerto di ricontattarlo per collaborare nel suo nuovo disco. O quando Roby Facchinetti, per la felicità di avere una cantante nel suo team, a momenti si rompe di nuovo una gamba, tanto era l’entusiasmo.

Perchè loro sono così: i coach di The Voice fanno ridere e fanno commuovere, ma fanno venire anche la pelle d’oca quando tirano fuori Jimi Hendrix e le sue origini, come ha fatto ieri sera Piero Pelù con una concorrente sudafricana. Insomma, sono dei veri coach capaci, in ogni caso, di mettere da parte il loro essere tutti diversi quando si tratta di ascoltare un talento e lo fanno senza pregiudizi. Perchè l’obiettivo è davvero solo uno: la musica.