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Franca Leosini svela tutti i segreti di Storie Maledette

Scritto da , il Marzo 6, 2018 , in Programmi Tv Tag:
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Storie Maledette: Franca Leosini svela i segreti del programma

Da domenica 11 marzo su Rai3 andrà in onda in prima serata la nuova edizione di Storie Maledette, il programma ideato e condotto da Franca Leosini, con un approfondimento sul caso Avetrana. Reduce da un’ospitata al Festival di Sanremo di Claudio Baglioni, Franca Leosini si è raccontata in una lunga intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, il periodico diretto da Aldo Vitali. La conduttrice ha raccontato alcuni segreti legati alla sua prestigiosa trasmissione, ammettendo che a Storie Maledette non vanno in onda delle interviste:

“È come se fosse una sceneggiatura, con una struttura ben precisa, un percorso umano, psicologico, giudiziario e ambientale”.

Alla base del suo lavoro c’è il rispetto umano da parte dei personaggi che si raccontano nel suo programma. Tutto nasce quando Franca Leosini manda una lettera scritta a mano alla persona che vorrebbe incontrare. Da lì inizia l’iter dei permessi “che si intraprende solo perché è stato riconosciuto il valore etico della trasmissione”.

Franca Leosini torna con Storie Maledette: le anticipazioni

A Tv Sorrisi e Canzoni, Franca Leosini ha parlato del ‘dietro le quinte’ di Storie Maledette, in onda con una nuova edizione da domenica 11 marzo su Rai3. La prima puntata sarà dedicata all’omicidio di Sarah Scazzi. La conduttrice ha incontrato in carcere Cosima e Sabrina, cugina e zia della giovane uccisa, condannate all’ergastolo per l’omicidio. Prima di registrare la puntata di Storie Maledette, Franca Leosini studia gli atti processuali relativi al delitto trattato, per tre o quattro mesi interi. Il giorno della registrazione gli ospiti non conoscono mai le domande che la giornalista farà loro per “non perdere la profonda verità che scaturisce dall’anima, dai ricordi, dalla mente della persona”. Le ‘storie maledette’ da raccontare non vengono scelte solo in base alla conoscenza di massa, ma nel corso della trasmissione sono state trattate storie sconosciuti ai più. Come è nato Storie Maledette? È la stessa conduttrice a svelarlo nel corso dell’intervista:

“Quando mi chiamarono per seguire le inchieste di Telefono giallo, mi sono resa conto che mi interessava l’intelligenza dell’indagine e la psicologia del personaggio di quella vicenda”.

Da quel giorno ha proposto alla rete la sua trasmissione di grande presa sul pubblico, complice il grande carisma della sua ideatrice e conduttrice. Infine, la giornalista partenopea ha rivolto un pensiero ai ‘Leosiners’, i suoi fans:

“Siamo dei modelli e siamo imitati per come ci comportiamo. Sono giovani e di tutte le estrazioni, amano quel linguggio”.