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Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi ammette: “Siamo sospesi in un limbo”

Scritto da , il Marzo 27, 2020 , in Interviste
foto Gianluigi Nuzzi quarto grado

Gianluigi Nuzzi, Quarto Grado: “Siamo tutti sospesi in un limbo”

Nuova puntata di Quarto Grado questa sera, venerdì 27 marzo 2020, a partire dalle 21.25 circa su Rete4, come sempre con la conduzione di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. E proprio il primo ha rotto il silenzio rilasciato un’intervista pubblicata sulle pagine dell’ultimo numero del settimanale TelePiù, con la quale ha dichiarato, sull’emergenza coronavirus:

Viviamo tutti sospesi in un limbo, ma prima ci adattiamo, prima possiamo ritrovare una situazione più vivibile… e io cerco di adattarmi.

“Noi giornalisti abbiamo il dovere di informare, ma senza creare panico” ha aggiunto subito dopo, precisando inoltre: “Non dobbiamo, però, neppure sottovalutare le cose”.

Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi parla dell’emergenza coronavirus: “Riunioni per telefono”

Continuando a parlare del periodo difficilissimo che stiamo attraversando, Gianluigi Nuzzi su Quarto Grado nell’intervista in questione ha spiegato poi:

Facciamo tutte le riunioni per telefono, lavorando da casa. Il cuore del programma sono le sale di montaggio, che vengono sanificate costantemente. Io vado in studio solo quando è necessario.

“Andiamo avanti con le nostre forze: tutto il gruppo di lavoro si sta adattando ad una situazione davvero molto difficile” ha sottolineato inoltre.

Gianluigi Nuzzi, Quarto Grado: “La fantascienza sembra essere divenuta realtà”

Successivamente, per rispondere alla domanda “Da giornalista investigativo si sarebbe mai aspettato un evento così?”, Gianluigi Nuzzi ha ammesso: “No, perchè è la classica situazione in cui la fantascienza diventa realtà quotidiana. Nemmeno quando l’epidemia è esplosa in Cina si poteva pensare che la Lombardia sarebbe diventata il successivo epicentro mondiale”. Tornando invece a Quarto Grado, prima della fine dell’intervista ha spiegato anche:

Uscire con una troupe adesso è complicatissimo, come lo è avere un ospite in studio. E’ tutto più lento e difficile, ma noi cerchiamo di andare avanti aggiornando i nostri telespettatori di questo covid-19 che da tempo ci tormenta tutti.