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Io una giudice popolare al Maxiprocesso, attrice Caterina: “Fu drammatico”

Scritto da , il Dicembre 3, 2020 , in Serie & Film Tv
Foto Donatella Finocchiaro

Film Io una giudice popolare al Maxiprocesso, Donatella Finocchiaro: “La mafia fece saltare la fabbrica di mio padre”

Stasera va in onda su Rai1 la docufiction Io, una giudice popolare al Maxiprocesso. Protagonista Donatella Finocchiaro che interpreta Caterina. La docufiction affronta da una prospettiva inedita il Maxiprocesso tenutosi a Palermo nella seconda metà degli anni 80 che decapitò i vertici della mafia siciliana. Caterina è una donna normale, un’insegnante che viene sorteggiata come giudice popolare al Maxiprocesso. La storia è un pò’ romanzata ma questo personaggio è realmente esistito. In quegli anni accettare un ruolo del genere non era semplice perché la vita dei giudici popolari veniva stravolta, dovevano vivere sotto scorta e avere il peso di giudicare i mafiosi. La mafia è entrata violentemente anche nella vita di Donatella Finocchiaro come racconta al RadiocorriereTv:

“Mio padre era un imprenditore in Sicilia e negli anni Novanta gli fecero saltare la fabbrica perché non si era piegato al pizzo. E’ stato drammatico. Ero solo un’adolescente e vedere la porta della fabbrica divelta con la fiamma ossidrica è stato scioccante”.

Donatella Finocchiaro in Io, una giudice popolare al Maxiprocesso: “L’impatto emotivo sarà molto forte”

Secondo Donatella Finocchiaro quello della docufiction è lo strumento più efficace per parlare di un argomento così importante come quello del Maxiprocesso. Svela Donatella Finocchiaro che interpreta Caterina in Io, una giudice popolare al Maxiprocesso: “Sono certa che l’impatto emotivo sarà molto forte proprio grazie all’utilizzo delle immagini storiche di quel periodo”. Caterina affronterà a testa alta anche le accuse della gente come si potrà vedere stasera in una delle scene più belle del film.

Io, una giudice popolare al Maxiprocesso stasera su Rai1: anticipazioni

Nel film Io, una giudice popolare al Maxiprocesso sono presenti anche interviste ai protagonisti dell’epoca: il pm Giuseppe Ayala, il presidente della Corte interpretato da Nino Frassica e il giudice a latere Pietro Grasso. Caterina alias Donatella Finocchiaro, convinta dai giudici e supportata dal marito, decide di ricoprire il ruolo di giudice popolare al Maxiprocesso. Lascia il lavoro e ogni giorno si reca nell’aula bunker di Palermo per assistere alle udienze. Caterina resta al suo posto fino alla fine e prende parte alla Camera di Consiglio che infligge un duro colpo alla mafia.