Sophie Codegoni a Le Iene Show: “Alessandro Basciano mi ha fatto a pezzi”

Sophie Codegoni su Alessandro Basciano: “Mi ha fatto a pezzi con le parole e con lo sguardo”

Quello che ha vissuto Sophie Codegoni non si augurerebbe neanche al peggior nemico. Ha vissuto un amore tossico, è stata fatta a brandelli dalla persona dalla quale ha avuto una figlia, che doveva amarla e proteggerla dalle brutture del mondo. A Le Iene l’ex tronista ha voluto raccontare quello che ha dovuto vivere in questi anni raccontando tutta la verità ora che lui è stato condannato a portare il braccialetto elettronico: “Mi ha fatto a pezzi con le parole e con lo sguardo. Con il suo controllo e quel modo di farti sentire sbagliata e colpevole”.

L’ex tronista a Le Iene: “Era geloso della mia libertà”

“Io lo amavo, così tanto da restare anche quando stavo male, da credere alle sue promesse sempre uguali, perché piangeva, si inginocchiava, diceva “cambierò” e io speravo” ha raccontato Sophie Codegoni a Le Iene Show, “arrivavano momenti belli, un weekend tranquillo, una vacanza, uno sguardo con gli occhi lucidi e io mi aggrappavo a quei gesti e dimenticavo il resto. Negavo, minimizzavo, allontanavo chiunque provava ad aprirmi gli occhi e mentre cercavo di salvare noi, perdevo me stessa. Era geloso perfino della mia libertà e io lo chiamavo ancora amore”.

Le Iene, Sophie Codegoni racconta il suo calvario con l’ex fidanzato

“Ha provato a distruggere chi mi proteggeva” ha continuato Sophie Codegoni a proposito del suo ex Alessandro Basciano, che le ha fatto vivere un calvario, “e così l’ho denunciato. Sorridevo fuori mentre dentro cadevo a pezzi”. E poi ha continuato dicendo che nessuno le chiedeva come stesse veramente: “Perché il dolore se non si vede non esiste, se non lo gridi non ti credono, ma ci sono ferite che ti svuotano ogni giorno e tu impari a sopravvivere con il silenzio negli occhi e il dolore che ti logora dentro”. Le ha fatto molto male, quell’essere, ma lei è tornata a vivere e può farlo a testa alta, alla faccia dei detrattori che non hanno la più pallida idea di cosa sia l’empatia e la sensibilità.