Verissimo, Antonia Nocca svela: “Paura devastante di non saper più cantare”

Antonia Nocca a Verissimo parla della sua grande paura
Puntata speciale di Verissimo perché Silvia Toffanin ha ospitato tutti i personaggi più importanti di Amici 24, dal vincitore fino a Trigno passando per Alessia e Antonia Nocca, che si è portata a casa il premio della critica. “Non credevo che l’avrebbero dato a me, il premio della critica, ma sono molto felice. Alla finale avevo un po’ di nostalgia. Dovevo fare tutto quello che potevo. Dare il meglio di me”, e poi ha anche svelato la sua paura più grande: “Il fatto di non saper più cantare era devastante, eppure quel problema l’ho risolto e non so neanche come. Era la paura di non emozionare più le persone”.
La cantante di Amici 24: “Nella mia testa c’è un tribunale”
“Come se avessi delle piccole formiche nella mia testa che litigano di continuo” ha raccontato Antonia Nocca a Verissimo, “c’è un tribunale nella mia testa e così all’infinito. Sono sia pensieri positivi che negativi”. E infatti in un certo periodo della sua vita ha creduto di non saper fare nulla e aveva anche il terrore di non saper più fare ciò che ama fare ovvero cantare. Basti pensare che ha iniziato a cantare quando aveva otto anni. “Mi sono impegnata per la prima volta senza arrendermi neanche un secondo. La musica e l’amore sono la stessa cosa. L’amore è la mia ragione di vita” ha svelato la cantante di Amici 24.
Verissimo: la sorpresa dei genitori e di Rudy Zerbi per Antonia
Il papà di Antonia Nocca: “Quando è entrata ad Amici è stata una soddisfazione incredibile. Sempre avuto la passione per il canto. Duettavamo, lo facevamo insieme, a volte lo faceva troppo ed era insopportabile. Ad Amici se l’è cavata da sola”. E invece la mamma: “Ancora adesso non ci credo. L’abbiamo poi vista un po’ triste e io l’ho vista sorridere in questi mesi ad Amici. La vedo molto cambiata. Deve essere felice”. E poi sempre a Verissimo (intervista a Daniele) c’è stata la sorpresa di Rudy Zerbi: “Molto felice. Mi piace vederla sorridere. Le ho dovuto fare dei cazziatoni. Dovevo dirle di svegliarsi, andare a fare lezioni ecc. Ha imparato a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Non si canta solo con la gola, ma con il cuore, e lei ce l’ha grande”.