Raoul Bova torna sul ricatto: “Delle mie chat se n’è parlato più della guerra”
Raoul Bova: “Delle mie chat se n’è parlato più della guerra”
Alla manifestazione di quel partito là, è stato ospite persino Raoul Bova, che è tornato a parlare della diffusione delle chat avute con la modella Martina Ceretti: “Una persona mi ha sbeffeggiato, ridicolizzato, è diventato tutto virale, ha preso tutte le categorie, le persone, gli strati sociali, tutti sapevano di questa storia. Occhi spaccanti è stata la parola più in voga prima della guerra, dei femminicidi, questa è stata l’Italia in un’estate che mi ha massacrato”.
L’attore di Don Matteo confessa: “Mi pento dei miei errori”
“Nel giro di un giorno è cambiata molto la percezione della vita e della realtà. Sono entrato in dubbio anche sulla percezione di me stesso. Mi pento dei miei errori, ma una persona singola, che aveva degli audio privati e delle chat, ha pensato di usarli a scopo di lucro, diffamando e dimenticando che cosa andava a fare. Cercando di accrescere la sua popolarità e uccidendo una persona pubblicamente” così si è espresso l’attore di Don Matteo.
Raoul Bova è stato anche ricattato: il racconto
Così ha concluso il suo intervento Raoul Bova: “Un ricatto di una persona che non ha un nome, un cognome, mi sono chiesto cosa farò se dovessi accettare questo ricatto? Ce ne sarà un altro? Un altro ancora? E non l’ho accettato. Il messaggio che ho ricevuto indietro non è stato: Bravo hai vinto contro chi ti aveva ricattato, no. A pagare sono stato io, e mi rende triste. Ho pagato con l’uccisione pubblica il fatto di aver deciso di non accettare un ricatto. Io mi sono sentito solo”.




