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Servizio Pubblico, la diretta: L’uscita di sicurezza

Scritto da , il Febbraio 9, 2012 , in Programmi Tv Tag:

text-align: center”>Tredicesima puntata di Servizio Pubblico

Tra poco meno di un’ora andrà in onda la Tredicesima puntata di Servizio Pubblico di Michele Santoro e noi de La Nostra Tv siamo già pronti ed in trepidante attesa per affrontare ancora una volta questa diretta che si preannuncia davvero “col botto”. La crisi finanziaria a cui siamo approdati, che sta vedendo il Governo Tecnico di Mario Monti in prima linea per il risanamento del debito ha una via d’uscita oppure siamo tutti al “Si salvi chi può? Ce ne parlerà stasera l’ex Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti che si troverà certamente nell’occhio del ciclone proprio perché interessato, prima dell’attuale Governo, a risanare le nostre disastrose finanze. Ce la farà l’ex Ministro a spiegare se esiste davvero un’uscita di sicurezza? Conta ormai davvero così poco la politica in questo contesto di “fascismo finanziario“? Lo vedremo stasera a Servizio Pubblico in cui ci saranno anche le testimonianze del presidente di Rcs Libri Paolo Mieli, il leader dei no global italiani Luca Casarini e il giovane ricercatore di Oxford Emanuele Ferragina. Appuntamento dunque alle 21 qui a LaNostraTv.Vi aspettiamo!

DIRETTA TESTUALE DELLA TREDICESIMA PUNTATA DI SERVIZIO PUBBLICO

h 21, 05 Inizia la Diretta di Servizio Pubblico con l’editoriale di Michele Santoro. Svalutation di Adriano Celentano è la colonna sonora…“Non so voi ma sono talmente curioso di ascoltare l’opinione di Adriano Celentano a Sanremo che prossima settimana sospendiamo, soprattutto cosa dirà del Governo Monti?”. Santoro parla di Michel Martone che ha preso male l’editoriale della scorsa settimana di Marco Travaglio e ha mandato una rettifica. Santoro: “Lui che è così giovane, così sbarazzino, così senza peli sulla lingua, perché non viene qui in trasmissione?”. L’invito è palese, Martone lo accoglierà?

h 21,13 La crisi dei mercati e degli agricoltori dell’Agropontino. Subito dopo un estratto di “Inside Job”, il documentario premio Oscar realizzato da Charles Ferguson: la storia di come è nata la crisi globale che continua ad attanagliarci ancora oggi.

h 21,25 Santoro presenta gli ospiti in studio: c’è anche Enrico Mentana insieme a Paolo Mieli e Giulio Tremonti.

h 21,26 Giulio Tremonti: “Sono contento di poter stare qui e raccontare il mio libro i cui proventi andranno in beneficenza. Quando ho iniziato a scrivere quel libro pensavo di essere isolato. Sono scritte nel libro le cose in cui ho sempre detto in tutti i vertici internazionali. La storia si ripete per analogie precise, la crisi del ’29 comincia quando si specula sui terreni della Florida. La gente li compra per guadagnare e la crisi guarda caso inizia per crisi immobiliare, poi si sposta a Wall Street. Quando il sistema inizia a dare falle, la banca comincia a prestare i soldi gratis alle banche e avviene esattamente nel ’29 il crollo. Successivamente la crisi passa alla gente e la soluzione la da Roosevelt: introduce regole forti di etica e investimento di opere pubbliche, il bene comune deve stare sopra. Sono tesi socialiste. Sono tesi giuste, è la cosa giusta che dobbiamo fare”.

h 21, 35 Paolo Mieli: Le cose stanno esattamente così come le ha descritte Tremonti. Noi non dobbiamo dare una lettura interpretativa ma descrittiva. La politica quando doveva scende in campo a porre dei freni alla globalizzazione, alle banche si è distratta.La cosa che fa impressione però è che si è distratta dappertutto, in tutto il mondo, prima di tutto in America”. Paolo Mieli cita Jefferson: “Quando le banche scendono in campo sono più pericolose di un esercito”

h 21,40 Tremonti parla di fascismo bianco, quello finanziario adottato dalle banche. “Mai nella storia c’è stata questa realtà che vediamo. Ma è una realtà che potrebbe essere contrastata. Dopo tanti anni di sonno la mia impressione è che la politica stia tornando”.

h 21,45 Mentana: La politica quando perde lo scettro, ha la possibilità di vedere con sguardo diverso quello che accade. L’apice di questo processo degerativo: l’abolizione  della regola rooselveltiana, di separazione tra le banche. Quello che contesto a Tremonti è che questa situazione già si mostra negli anni 2000. Lì era già tutto abbastanza evidente, la questione si è acuita negli anni. Non c’è dubbio che noi viviamo un commissariamento della politica. Il rischio è una messa in moto prolungata, altro che ritorno della politica”.

h 21, 52 Sviluppo di Inside Job, la seconda parte del film documentario che fornisce una mole importante di informazioni facendoci capire perché siamo arrivati a questo punto.

h 22,06 Emanuele Ferragina interviene sulle dichiarazioni di Tremonti: “Questo inizia non negli anni ’90 ma già negli anni ’80”.

h 22,07 Luca Casarini sul libro di Tremonti: “Rende l’immagine di una politica che non c’è ma anche della finzione…Il discorso è questo: non c’è una politica messa in ostaggio dalla finanza. La politica dovrebbe dire di cambiare il sistema ma invece si rende complice di questo sistema, altro che bene comune…fino all’altro ieri si diceva: i nostri conti sono in ordine, la crisi è solo un problema psicologico…”

h 22,11 Tremonti: “Io credo che sia giusto dire che siamo in una fase drammatica, in cui l’umanità non si è mai trovata. Il mondo della finanza cambia con la caduta del Muro di Berlino”.

h 22,22 Michele Santoro ricostruisce il passaggio da Silvio Berlusconi a Mario Monti. “Si sono messe in cammino delle forze che non ne potevano più di Berlusconi non è che Monti è stato il killer del Governo Berlusconi”.

h 22,25 Paolo Mieli: “6 mesi prima Tremonti era guardato a vista come se fosse Monti, secondo me è stato saggio e comunque leale e proprio perché fu leale allora è strano che il Quirinale ha parlato di tradimento per dare il Governo in mano a Monti. In realtà il Governo Monti era pronto già prima…La crisi della Prima Repubblica è la crisi della politica che non è mai rinata…La sinistra intanto sta discutendo su quale banchiere  può essere il loro leader…”

h 22,31 Tremonti a Casarini: “Lei dice la politica non c’è stata. Io credo che la politica lanciata dalla globalizzazione ne è rimasta vittima, annichilita. Da Ministro ho cercato di vivere le mie idee. Quando tu cerchi di fare la politica che consideri giusta, poni la discussione sui vari temi, mandi lettere, fai telefonate. C’è qualcosa che è passato ma naturalmente i grandi cambiamenti si fanno col tempo”.

h 22,37 Sandro Ruotolo nella Redazione de Il Fatto Quotidiano che mostra la prima pagina di domani: “Complotto contro il papa. Tra 12 mesi morirà” su un documento esclusivo in cui si parla di “complotto omicidiario a danno del papa”. Il documento, datato 31 dicembre 2011, è firmato dal cardinal Castrillon e riporta quanto riferitogli dall’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo.

h 22,46 Marco Travaglio e la sua rubrica “La balla della settimana” parla della crisi dei partiti, in particolare lo scandalo Lusi e la Margherita, il disagio da maltempo a Roma e la polemica del posto fisso dall’ipotetico punto di vista di un turista inglese. Travaglio incalza anche su Giulio Tremonti che risponde: “Non ho mai violato la legge”.

h 23,05 In studio la testimonianza di Laura Costato, imprenditrice e rappresentante di “Imprese che resistono”: “Le grandi aziende usano le piccole aziende come banche”.

h 23,12 Mentana: “Secondo Giulio Tremonti se si tornasse indietro rispetto alla BCE come dovrebbe essere e qual è l’uscita di sicurezza?”. Tremonti:“Alla caduta del muro fu fatto un tacito patto: la Germania poteva riunificarsi se fosse stata disposta a disfarsi del marco. Adesso dovrà iniziare una nuova fase politica…Quello che serve alla Grecia non imporre più politiche di rigore perché non funzionano. Devi dargli una speranza, un investimento, l’ unica via di uscita”.

h 23,23 Santoro sintetizza l’uscita di sicurezza secondo Tremonti: “Ritorno della politica, sistema che metta lo Stato  protagonisa ma lasciando libero il mercato con opportune regole”. In studio le critiche della visione di Tremonti.”Dire che la colpa della crisi è della finanza è come dire che la colpa della bomba di Hiroshima e Nagazaki è della fisica”. Emanuele Ferragina: “Io la parola chiave che userei per risollevare questa crisi è redistribuzione. E la domanda che adesso manca va stimolata proprio attraverso la redistribuzione”.

h 23,35 Sulla situazione degli operai della Fiom Casarini: “Marchionne non è la causa ma l’effetto della crisi, anche i partiti e i sindacati che non funzionano più. Questa crisi è sistemica e noi dobbiamo reinventarci un sistema perché questo non funziona più”. Tremonti: “La politica sta tornando. E’ finita la finanza, inizia il processo opposto”.

h 23,45 Tremonti: “Pensare che noi siamo il centro di tutto è un errore. Bisogna pensare all’andamento generale. Il debito pubblico dagli anni di Ciampi, Prodi, Berlusconi  è sceso dal 120 al 100% e rispettava esattamente gli impegni. C’è stata una fase in cui la Germania andava male e l’Italia meglio. Prima della crisi il debito stava scendendo. Quello che succede è che quando viene declassata l’America inizia la guerra dei debiti pubblici. Quello che c’era era un sistema, quello che c’è adesso è un caos”.

h 23, 51 Le vignette di Vauro chiudono come consuetudine la puntata. Appuntamento al 23 febbraio per una nuova puntata di Servizio pubblico!

http://www.youtube.com/watch?v=WMyiKO1wDG0