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Liberi sognatori: Cristiana Capotondi in Una donna contro tutti

Scritto da , il Gennaio 28, 2018 , in Serie & Film Tv Tag: ,
Foto Cristiana Capotondi Renata Fonte

Cristiana Capotondi in Una donna contro tutti per il ciclo Liberi sognatori

Il ciclo di film Liberi sognatori dedicato a figure coraggiose che si sono sacrificate in nome della giustizia sta riscuotendo grande successo ogni domenica sera su Canale 5. La storia di Libero Grassi con Giorgio Tirabassi, l’imprenditore siciliano ucciso dalla mafia nel 1991 per non aver voluto pagare il pizzo, ha emozionato e commosso. Lo stesso dicasi per la triste vicenda del cronista Mario Francese e del figlio Giuseppe interpretati rispettivamente da Claudio Gioè e Marco Bocci. Mario Francese, con le sue scottanti inchieste, denunciò l’ascesa dei Corleonesi e fu il primo giornalista a intervistare Ninetta Bagarella, la moglie di Totò Riina. Il figlio Giuseppe, dopo il suo assassinio, riuscì a far riaprire un’inchiesta archiviata troppo presto e a far condannare la cupola di Cosa Nostra. Ma, portato a termine il suo lavoro, si tolse la vita. A Emanuela Loi, l’agente di scorta di Paolo Borsellino che perse la vita con il magistrato e altri 4 poliziotti nell’attentato di Via D’Amelio, spetta un triste primato: è stata la prima donna poliziotto caduta in servizio. Ad interpretarla in La scelta l’attrice Greta Scarano. Domenica prossima andrà in onda Una donna contro tutti-Renata Fonte con Cristiana Capotondi. Il film racconta la storia del coraggioso assessore del comune di Nardò, in provincia di Lecce, uccisa da due sicari il 31 marzo 1984. Aveva solo 33 anni.

Una donna contro tutti, Liberi sognatori: chi era Renata Fonte

Cristiana Capotondi interpreta Renata Fonte in Una donna contro tutti. Giorgio Marchesi è il marito di Renata nel film, Peppino Mazzotta il commissario Gerardi, incaricato di indagare sul delitto. Il commissario fu il primo ad intuire che dietro il delitto di Renata Fonte c’era la criminalità organizzata e che non si trattava di un omicidio passionale come si mormorava. Renata era madre di due bambine e moglie di Attilio che, però, non approvava la sua scelta di fare politica. Renata Fonte si batteva per salvare il suo territorio. Non volle chiudere gli occhi di fronte alla speculazione edilizia che minacciava l’area del parco di Porto Selvaggio, nel Salento. Non sopportava che la bellezza di quei luoghi magici venisse infranta da costruzioni di cemento solo per accumulare denaro. La Fonte è l’unico amministratore donna che in Italia abbia pagato con la vita il suo impegno civile. Grazie al suo sacrificio, l’area di Porto Selvaggio non è mai stata toccata dal cemento. Dopo la commovente storia di Mario Francese in Delitto di mafia, di Libero Grassi e di Emanuela Loi, domenica prossima andrà in onda Una donna contro tutti-Renata Fonte per il ciclo Liberi sognatori.