X


L’amica geniale recensione, episodi 1 e 2: il potere dell’istruzione

Scritto da , il Novembre 28, 2018 , in Serie & Film Tv Tag:
Foto L'amica geniale Lila e Elena

L’amica geniale, recensione prima puntata: quando studiare era un privilegio

Boom di ascolti per la prima puntata de L’amica geniale andata in onda ieri sera su Raiuno. I primi due episodi della serie tratta dal best-seller di Elena Ferrante e diretta da Saverio Costanzo sono stati seguiti da una media di 7.092.000 telespettatori pari al 29,3% di share. Il film non ha deluso le aspettative del pubblico perchè è rimasto fedele al romanzo. L’amica geniale racconta la storia della grande amicizia tra Lenù e Lila, due bambine molto diverse tra loro ma accomunate dalla voglia di conoscere e imparare in un periodo in cui studiare era un privilegio. Cresciute in un rione della periferia napoletana in cui la violenza, la paura e le dicerie la fanno da padrone, Lila e Lenù capiscono ben presto che l’unica strada per affrancarsi da quella triste realtà è studiare. La conoscenza rende liberi, è l’unico modo per essere indipendenti anche quando siamo subordinati a qualcosa o qualcuno. Saverio Costanzo non sbaglia quando afferma che la grande protagonista de L’amica geniale è la scuola. Lenù e Lila devono combattere contro l’ignoranza dei loro genitori che sottovalutano l’importanza dell’istruzione. Emblematica la scena del padre di Lila che di fronte alla richiesta della figlia di poter proseguire gli studi, la scaraventa fuori dalla finestra, rompendole un braccio.

L’amica geniale: magistrale interpretazione di Elisa Del Genio e Ludovica Nasti

Ludovica Nasti (Lila) ed Elisa Del Genio (Lenù) hanno conquistato tutti con la loro spontaneità e un talento indiscusso alla loro prima prova davanti alla macchina da presa. Elena Ferrante ha preteso che le protagoniste della serie non fossero attrici professioniste e ha avuto ragione. Chi ha letto L’amica geniale le immaginava esattamente cosi Lila e Lenù. Lila scura e minuta, scontrosa e ribelle, sprezzante del pericolo e con una mente prodigiosa tanto da saper leggere e scrivere prima dei suoi compagni di classe. Lila sogna un futuro migliore che le viene negato dal padre ma non si perde d’animo e continua a studiare. Lila è una piccola guerriera come lo è Ludovica Nasti, l’attrice che la intepreta, che dai cinque ai dieci anni ha dovuto combattere contro la leucemia. Lenù, bionda e timida, è molto brava a scuola. La sua più grande paura è quella di fare la fine della madre, una donna anaffettiva, dall’andatura zoppa e che sa parlare solo il dialetto. L’incontro con Lila segna una svolta nella vita di Elena, diventa la sua ombra per migliorarsi: “Mi convinsi che se fossi andata sempre dietro a lei, il passo di mia madre avrebbe smesso di minacciarmi”.

L’amica geniale e il dialetto: valore aggiunto o limite?

I personaggi de L’amica geniale recitano in dialetto napoletano nel film. Se per alcuni è un valore aggiunto che rende ancora più vero e realistico il racconto, per altri è un limite per una questione meramente pratica: i sottotitoli distolgono l’attenzione dal film. Il rione della periferia napoletana è ricostruito minuziosamente. La colonna sonora è suggestiva. Il ritmo, a volte troppo lento, e l’atmosfera plumbea angosciano un pò il telespettatore cosi come alcune scene strazianti (su tutte Lenù e Lila che assistono impotenti e con le lacrime agli occhi alla reazione esagerata della vicina Melina che impazzisce di dolore quando Donato, l’uomo per cui ha perso la testa, va via dal rione). L’amica geniale è una fiction innovativa, un prodotto di qualità che, ci si augura, non rimarrà un caso isolato nel panorama televisivo italiano. Intanto l’attesa è tutta per la seconda puntata de L’amica geniale in onda su Rai1 martedì 4 dicembre.