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Monica Setta a LaNostraTv: “Lavorare con Michele Guardì era il mio sogno” (INTERVISTA)

Scritto da , il Ottobre 4, 2019 , in Interviste
foto Monica Setta lanostratv

E’ in TV su Rai1 nel fine settimana, dando il buongiorno agli italiani ogni sabato e domenica: stiamo parlando di Monica Setta, conduttrice della nuova edizione di Uno Mattina in Famiglia in coppia con Tiberio Timperi, partita il 14 settembre scorso e riscuotendo da subito un grande successo. Già padrona di casa di numerosi altri programmi televisivi, come Domenica In, Il Fatto del Giorno, Peccati i sette vizi capitali, Solo per Amore e Mattino Chic, nonché ospite assidua di trasmissioni Rai e Mediaset quali Storie Italiane, Pomeriggio Cinque e Domenica Live, è da quest’anno uno dei volti di punta del primo canale. Intervistata per LaNostraTv, si è raccontata ai nostri microfoni commentando il successo in ascolti della sua trasmissione, parlando di Tiberio Timperi e Michele Guardì e ripercorrendo alcune delle tappe più significative della sua lunga e brillante carriera da giornalista e conduttrice. L’INTERVISTA:

Da qualche settimana sei la nuova conduttrice di Uno Mattina in Famiglia, con Tiberio Timperi: un rientro sulla prima rete dalla porta principale, dopo oltre dieci anni dalle edizioni di Domenica In nelle quali eri tra i padroni di casa. Come stai vivendo questo ritorno alla conduzione?

“Sono entrata a Uno Mattina in Famiglia in punta di piedi, con umiltà e passione, convinta di andare a condurre insieme al grande Tiberio Timperi uno dei programmi più longevi e di successo della Rai. Si tratta infatti di una trasmissione che va in onda dal 1989 prima su Rai2 e poi sulla rete ammiraglia. Tutto nasce dal genio di Michele Guardì. Lavorare con lui è sempre stato il mio sogno! Ti svelo un segreto: quando nel 2009 Massimo Liofredi, già capostruttura della mia Domenica In, divenne direttore di Rai2, mi chiamò a lavorare con lui e mi chiese quale fosse la mia ambizione. “Mi piacerebbe lavorare con Guardì”, dissi. Liofredi, però, voleva che io facessi un programma di politica nel daytime e nacque così Il Fatto del Giorno. Pochi sanno che fu proprio Guardì a concedermi parte del suo studio, che è lo stesso di Uno Mattina in Famiglia. Ogni giorno lui andava in onda con I Fatti Vostri e alla fine una squadra Rai smontava e rimontava la scenografia del mio programma. Guardì mi diede consigli utili sui contenuti. Consigli che si rivelarono preziosi”.

A Uno Mattina in Famiglia dividi la scena con Tiberio Timperi, già padrone di casa di oltre venti edizioni! Ti sei sentita subito a tuo agio accanto a lui o hai temuto un po’ la differenza di “anzianità” tra voi, riferita ovviamente alla conduzione del programma?

“Le prove generali prima del debutto sono state per me una tortura! Avevo paura e tremavo come una foglia perchè cimentarmi in una conduzione con Tiberio non era per me una passeggiata, anzi… Mi ha tranquillizzato il regista e autore Marco Aprea: è stato bravissimo a farmi passare il timore di sbagliare anche una battuta o un lancio. Devo dire che Tiberio è stato unico! Mi ha messo subito a mio agio ed è stato bellissimo ri-cominciare con lui. È ovvio che lui è il veterano: conduce questo programma da 23 edizioni e ne è un grande padrone di casa. Io lo seguo e imparo. I risultati ci danno ragione. Le prime puntate sono già in crescita e siamo molto soddisfatti!”.

Con Tiberio avete instaurato subito un ottimo rapporto: non a caso hai speso ottime parole, nei suoi confronti, anche in altre recenti interviste. Com’è, invece, lavorare con Michele Guardì, storico autore del programma, che negli anni ha firmato tante altre trasmissioni di punta della Rai?

“Lavorare con Guardì, come ti dicevo, è importante, perchè Michele insegna per virtù d’esempio. Intanto da lui si impara la disciplina. Tutto è strutturato, rigoroso. Ogni segmento viene curato in modo meticoloso. Per anni ho fatto televisione scegliendo da sola outfit e trucco. Negli anni di Rai2 mi capitava di andare in onda con gonne troppo corte o con un make up pronunciato senza che nessuno mi dicesse nulla. Errori che poi venivano sottolineati dai social, che 10 anni fa erano molto meno attivi di oggi. Con Guardì invece si studia. E ci si affida ai professionisti. Niente orecchini vistosi, un look fresco e semplice perchè l’immagine conta. Guardì è un Maestro con la M maiuscola e da lui si impara… sempre!”.

Nella TV di oggi si tende a dare spazio, fin troppo spesso, a talk urlati, litigi, trash e quant’altro, per la corsa allo share… Uno Mattina in Famiglia, invece, è l’antitesi di tutto questo e resta l’emblema di una televisione pulita e, forse, un po’ d’altri tempi: pensi che l’era della tv “sana”, per certi versi vecchio stampo, stia giungendo alla fine?

“Assolutamente no. Io credo che nella TV italiana ci sia di tutto. Ed è giusto così. Bisogna procedere per aggiunzione non per sottrazione. “Nel più c’è il meno” diceva il grande Brando Giordani. Io personalmente ho attraversato ogni genere di televisione. Sono stata piacevolmente ospite fissa di Barbara d’Urso che è una mia cara amica e sono stata bene nel suo salotto. Ci ho trovato spunti giornalistici e anche approfondimenti. Certo io mi trovo molto bene a Uno Mattina in Famiglia, perchè essendo una giornalista che ha lavorato a lungo nei periodici, ho la sensazione di essere in un giornale come poteva essere la Domenica del Corriere o Famiglia Cristiana. È un settimale dedicato alla famiglia dove esiste un mix perfetto tra informazione, intrattenimento e rubriche. La TV delle buone maniere che sa essere anche pedagogica, basta guardare il successo del Pronto Soccorso Linguistico del Professor Sabatini: funziona e avrà davanti a sé lunga vita. Penso appunto a Sabatini ma anche al Colonnello Laurenzi, persona deliziosa che insegna esperimenti di chimica e fisica ai ragazzi che ci guardano da casa sempre con il sorriso sulle labbra”.

Da diversi anni in TV informazione e intrattenimento si sono ormai mescolati, dando origine al cosiddetto genere dell’infotainment, sul quale si basano tante delle trasmissioni in onda oggi. Da giornalista, come giudichi questo modo di fare televisione?

“Infotainment è la mia parola magica! Da sempre, facendo la giornalista, uso alternare alto e basso, hardware e software per usare un linguaggio digitale. Sono stata tra i primi volti pop della TV anche quando tutte le mie colleghe andavano in video in tailleur. Sono stata la prima a sdoganare uno stile meno regimental perchè convinta che si può parlare di tutto in modo lieve e insieme rigoroso. Uno Mattina in Famiglia ha un team di autori guidato da Giovanni Taglialavoro che sa dosare perfettamente info e emotainment. E i risultati positivi sono sotto gli occhi di tutti…”.

Nel corso della tua carriera hai spesso alternato il lavoro di giornalista a quello di conduttrice: sei stata per anni, come abbiamo già detto prima, uno dei volti di Domenica In su Rai1, per poi condurre Il Fatto del Giorno su Rai2 e svariati altri programmi in onda su altre reti. C’è un’esperienza lavorativa che non hai ancora fatto ma che vorresti fare, da giornalista o da conduttrice?

“Ho fatto veramente di tutto. Ho iniziato a fare la giornalista a 14 anni al Quotidiano di Brindisi, poi sono venuta a Roma a studiare filosofia e ancor prima di laurearmi sono stata addetta stampa della CISL e poi praticante nella redazione romana del quotidiano Il Giorno. Mi sono laureata in 4 anni con lo storico del PCI Paolo Spriano e subito dopo sono andata a Milano a seguire Borsa e Finanza. Dal Giorno sono passata a MF e poi a 30 anni sono stata caposervizio economia della Voce di Indro Montanelli. Dal ’96 in RCS da Capital a Io Donna come caporedattore e ancora a Gente Gioia Psychologies ed Elle… In mezzo tanti libri e tanta TV. Ho fatto anche radio e molto web a Tiscali.it. In televisione ho lavorato in Rai e a Mediaset ma anche ad Agon Channel. Insomma, non mi manca niente. Sono 40 anni che faccio questo mestiere e sono ancora innamorata del giornalismo. Mi sono tolta tutte le soddisfazioni. Forse ho un rimpianto: mi sarebbe piaciuto diventare direttore di Capital, un magazine di cui sono stata caporedattore per anni. Ci sono andata vicino nel 2001 ma poi non se ne è fatto nulla. Oggi scrivo per Economy ma non ho più alcuna velleità di fare il direttore. Mi concentro sulla mia trasmissione e spero di fare sempre meglio”.