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Eleonora Daniele pensa al parto: “Finisco Storie Italiane il 29 maggio”

Scritto da , il Aprile 7, 2020 , in Personaggi Tv
foto Eleonora Daniele 22 marzo

Storie Italiane, Eleonora Daniele si prepara per il parto: “Lavoro fino al 29 maggio”

Mancano solo due mesi alla nascita di Carlotta e il pancione di Eleonora Daniele, incinta dall’autunno scorso, cresce ormai a vista d’occhio, giorno dopo giorno. E in attesa del lieto evento la conduttrice di Storie Italiane ha rilasciato un’intervista pubblicata sulle pagine del numero del settimanale Telepiù uscito in edicola stamani, con la quale ha dichiarato, sorridendo:

Condurrò Storie Italiane fino a venerdì 29 maggio. Appena avrò finito il programma, andrò a partorire!

“Non mi sono tirata indietro in questo periodo perchè, da giornalista, sento l’impegno sociale e professionale di raccontare questo momento. Siamo in televisione e facciamo servizio pubblico” ha specificato inoltre.

Eleonora Daniele, Storie Italiane: “Mio marito Giulio mi accompagna ogni giorno in studio”

Parlando, invece, del marito Giulio Tassoni, Eleonora Daniele (da ieri in onda in un nuovo orario con Storie Italiane) ha rivelato: “Mi sostiene sempre. E’ lui che ogni mattina mi accompagna in auto alla sede Rai di Saxa Rubra a Roma”.

Esco di casa sempre con guanti e mascherina. Arrivata in Rai, vado dritta nel mio camerino, dove non entra nessuno […] nei corridoi ci sono ovunque dispenser per disinfettare le mani

ha precisato subito dopo.

Storie Italiane, Eleonora Daniele sulla figlia Carlotta: “Magari mi vedrà come una guerriera!”

Riparlando, infine, della figlia Carlotta, Eleonora Daniele nell’intervista in questione ha dichiarato:

Magari da grande mi vedrà come una guerriera. Da quando sono incinta mi sento una bomba: avvertirla dentro di me mi dà una forza incredibile! Mio marito le parla tutti i giorni dicendole che non vede l’ora di conoscerla.

“Io le parlo di meno, ma solo perchè non ci arrivo alla mia pancia!” ha poi aggiunto ridendo, prima di affermare: “E’ comunque bellissimo mettere la mano sul pancione e sentire che lei, in qualche modo, muovendosi, risponde a noi che le parliamo”.