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Platinette su un programma Rai: “Aiuta mentre infuria il dramma”

Scritto da , il Aprile 13, 2020 , in Personaggi Tv
foto Platinette 9 aprile

Platinette (Mauro Coruzzi) su Chi l’ha visto: “Aiuta gli italiani anche mentre infuria il dramma”

E’ stato Chi l’ha visto di Federica Sciarelli il programma scelto da Mauro Coruzzi questa settimana per la sua tradizionale rubrica dal titolo “I protagonisti della TV visti da Platinette”, pubblicata come sempre sulle pagine del settimanale DiPiùTV. Sullo storico programma di Rai3 dedicato ai casi di scomparsa ma anche ai misteri irrisolti di altro genere, Platinette ha affermato:

Aiuta tutti anche nei giorni del contagio, non smettendo mai di essere un vero servizio pubblico vicino agli italiani, soprattutto mentre infuria il dramma del coronavirus.

Mauro Coruzzi (Platinette) su Chi l’ha visto: “Più di ogni altro programma ha vissuto l’emergenza”

Continuando a parlare della trasmissione condotta da Federica Sciarelli, Mauro Coruzzi sulle pagine del settimanale citato sopra ha poi spiegato: “Più di ogni altro programma Chi l’ha visto ha vissuto l’emergenza coronavirus, non essendo potuto andare in onda per un periodo, saltando una puntata, a causa dell’ospitata del Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, poi risultato positivo al covid-19”.

Federica Sciarelli ha reagito alla situazione con una certa veemenza e non ha mancato di rilevare che lo stesso Sileri ha dato la notizia della sua condizione in modo quasi casuale, cioè con un post su facebook

ha poi aggiunto Platinette riferendosi, appunto, alla questione Sileri, sulla quale Federica Sciarelli ha rotto il silenzio proprio in diretta dopo il ritorno di Chi l’ha visto.

Platinette su Chi l’ha visto di Federica Sciarelli: “Possiamo sprofondare tutti in un incubo”

Infine, al termine del suo lungo articolo su Chi l’ha visto, Platinette (che su un altro numero del settimanale ha parlato di ossessione e paura) ha affermato: “Guardando la trasmissione di Federica Sciarelli capiamo che a tutti noi, purtroppo, può succedere di sprofondare in un incubo, passando da un’esistenza normale fatta di lavoro e affetti, all’angoscia…”.