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Chi l’ha visto? Federica Sciarelli: “Minacce di morte ai nostri inviati”

Scritto da , il Ottobre 21, 2020 , in Interviste
foto Federica Sciarelli 23 settembre

Federica Sciarelli su Chi l’ha visto: “I nostri inviati non indietreggiano”

Sono ormai 16 anni che Federica Sciarelli è al timone di Chi l’ha visto?, collezionando successi in termini di ascolti. Ma il successo per la Sciarelli è invece qualcos’altro, ovvero aiutare qualcuno a tornare a casa o fare luce su sparizioni poco chiare. Tutto questo anche quando la situazione per gli inviati di Chi l’ha visto diventa pericolosa. Raccontandosi a TeleSette, infatti, su Chi l’ha visto? Federica Sciarelli ha detto:

“Andiamo avanti con caparbietà e non abbiamo paura di nulla. Anche di fronte alle minacce di morte i nostri inviati non indietreggiano”.

Chi l’ha visto? Federica Sciarelli: “Ogni tanto mi becco qualche querela”

Le situazioni di pericolo, ma anche quelle scomode, di cui Chi l’ha visto spesso si occupa non hanno fatto intimorire tutta la squadra. E questa, secondo Federica Sciarelli, è una delle chiavi vincenti della trasmissione: “La gente ci apprezza perché capisce che siamo una squadra determinata e coraggiosa”. Il programma non raccoglie, però, solo consensi dai telespettatori. Sono molti, infatti, i giornalisti che esprimono spesso parole di stima per la Sciarelli, come Maurizio Costanzo. La conduttrice, da sempre in prima linea in numerose battaglie, ammette:

“E’ sempre stato un programmone. Ma forse io mi espongo di più e ogni tanto mi becco qualche querela”.

Federica Sciarelli, confessione su Chi l’ha visto? “Lavoro entusiasmante”

Sembrano lontani i mesi in cui le voci sull’abbandono di Federica Sciarelli da Chi l’ha visto si rincorrevano incessantemente. La conduttrice ama troppo il suo ruolo e, forte del sostegno che il pubblico le riserva, non ci pensa ad andare via dal programma. Per questo su Chi l’ha visto? Federica Sciarelli ha detto:

“Il mio è un lavoro bellissimo ed entusiasmante. Sono felice quando riportiamo a casa una persona sana e salva, in particolare se si tratta di un malato di Alzheimer”.