X


Gli orologi del diavolo, Beppe Fiorello svela: “Storia avvincente”

Scritto da , il Novembre 1, 2020 , in Serie & Film Tv
foto Gli orologi del diavolo Beppe Fiorello

Beppe Fiorello su Gli orologi del diavolo svela: “Storia avvincente”

Debutterà domani, lunedì 2 novembre, la nuova fiction di Rai 1 che segna il ritorno di Beppe Fiorello come protagonista di una fiction. Ed a svelare anticipazioni e trama è stato lo stesso attore siciliano che, stando alle dichiarazioni riportate su TvMia, ha ammesso:

“La storia di Gianni Franciosi è talmente avvincente da sembrare un romanzo. Appena l’ho letta ho voluto conoscere il suo autore, un uomo che ha dimostrato un coraggio incredibile”.

Nel cast accanto a Beppe Fiorello nei panni del protagonista Marco Merani figurano anche Nicole Grimaudo, nel ruolo della moglie Flavia e Claudia Pandolfi in quelli di Alessia.

Gli orologi del diavolo, Beppe Fiorello: “Lavorare con Nicole Grimaudo e Claudia Pandolfi è stato bello”

Ed a proposito delle sue colleghe sul set de Gli orologi del diavolo, Beppe Fiorello (Marco Merani) ha ammesso:

Nicole Grimaudo e Claudia Pandolfi sono due bravissime attrici e due donne molto simpatiche, che hanno saputo alleggerire anche le giornate più pesanti sul set. Lavorare con loro è stato bello”.

Entrambe interpretano due donne molto importanti per il protagonista Flavia è la moglie con la quale il rapporto diventa sempre più complicato mentre Alessia è colei che gli ridà fiducia nell’amore.

Beppe Fiorello sulla trama de Gli orologi del diavolo: “Il protagonista s’infiltra con i narcotrafficanti”

La trama de Gli orologi del diavolo (qui le anticipazioni della prima puntata) è basata sulla storia vera di Gianni Franciosi, anche se ovviamente ci sono alcuni differenze e per questo il nome del protagonista è stato cambiato. Franciosi è stato il primo civile ad infiltrarsi per conto della polizia ed a sgominare con coraggio una banda di narcotrafficanti. Beppe Fiorello ha aggiunto:

“Fu grazie a lui che fu realizzato uno dei più grandi sequestri di tutti i tempi sul narcotraffico internazionale”.

Franciosi rimase un infiltrato per quattro anni, durante i quali vide la sua famiglia sgretolarsi e lui stesso andò in carcere.