Gli orologi del diavolo quando inizia? Fiorello: “Mi sono chiesto…”

Gli orologi del diavolo, prima puntata rimandata a lunedì prossimo?

La scomparsa improvvisa di Gigi Proietti ha scosso il cuore di tutti. Per rendere omaggio al grande Proietti anche la programmazione televisiva ha avuto alcune variazioni di palinsesto. Così Gli orologi del diavolo, nuova fiction di Rai1 con inizio previsto lunedì 2 novembre, non è andata in onda. I telespettatori, curiosi del nuovo progetto si sono chiesti Gli orologi del diavolo quando inizia. Stando alle indiscrezioni la prima puntata Gli orologi del diavolo è rimandata a lunedì 9 novembre, sempre alle 21:25 circa su RaiUno. Ma c’è di più, perché per recuperare la puntata persa di questa settimana, la fiction potrebbe andare in onda ben due giorni consecutivi. Dunque Gli orologi del diavolo dovrebbe essere trasmessa lunedì 9 e martedì 10 novembre.

Giuseppe Fiorello su Gli orologi del diavolo: “Mi sono chiesto cosa avrei fatto se…”

Tutto era pronto per la prima puntata Gli orologi del diavolo, compresi gli attori, impegnati negli ultimi giorni con la promozione della fiction. Per fortuna l’inizio è rimandato solo di una settimana. Intanto il protagonista Giuseppe Fiorello si è raccontato a TeleSette. L’attore interpreta Marco Merani, un uomo comune che si troverà stretto tra la Polizia e la malavita. Questa è una storia vera, quella di Gianfranco Franciosi. E proprio su Franciosi Beppe Fiorello ha confessato:

“Mi è scattato subito il meccanismo dell’identificazione. Mi sono chiesto cosa avrei fatto al suo posto. Credo che anche i telespettatori se lo chiederanno”.

Gli orologi del diavolo, confessione amara di Beppe Fiorello: “Un’altra forma di abbandono”

Dunque la fiction Gli orologi del diavolo racconta la vera storia di un uomo che sceglie di collaborare con la Polizia per poi essere abbandonato. Proprio sull’argomento Beppe Fiorello, che ha detto c’è un paradosso, ha raccontato:

“Racconteremo anche il suo diventare testimone di giustizia che, nella realtà, finirà in un’altra forma di abbandono”.