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Game of games e lo stop per Simona Ventura. Vip: “Era il momento sbagliato”

Scritto da , il Aprile 17, 2021 , in Programmi Tv
Foto Simona Ventura

Game of games, cambio di programmazione. Platinette: “A essere sbagliata è stata la scelta del giorno”

Platinette, nella sua rubrica La tv che vedo, pubblicata sul settimanale DiPiù, commenta il nuovo programma condotto da Simona Ventura, Game of games. Lo show, a causa degli ascolti non proprio entusiasmanti ha subito un cambio di collocazione. Simona Ventura tornerà con Game of games nella prima serata del martedì, subito dopo la conclusione del programma di Enrico Brignano, Un’ora sola ti vorrei, prevista per maggio. Mauro Coruzzi rivela qual è stato secondo lui l’errore principale commesso dalla Rai: “A essere proprio sbagliata è stata la scelta del giorno in cui mandare in onda la prima puntata del programma di Simona Ventura”, sottolineando che pochi giorni prima c’era stata l’ultima puntata di Stasera tutto è possibile, trasmissione che ha molti punti in comune con Game of games.

Simona Ventura alla conduzione di Game of games, Mauro Coruzzi: “Non è nelle sue corde”

Mauro Coruzzi, nella sua rubrica pubblicata sul settimanale DiPiù, spende delle belle parole per Simona Ventura, che definisce “una delle conduttrici più collaudate della nostra televisione”. Nonostante gli ascolti di Game of games, che non è stato sospeso, non siano stati entusiasmanti, Platinette, individua un altro problema: secondo il giornalista una conduttrice del calibro di Simona Ventura, che ha tanta esperienza alle spalle, merita un programma più strutturato, tanto che afferma: “Game of games non è nelle sue corde”.

Platinette critica Game of games: “Il programma soffre di alcuni difetti”

Platinette, sulle pagine di DiPiù, riserva un’attenta critica al nuovo programma di Simona Ventura, Game of games. Mauro Coruzzi afferma: “Il programma soffre di alcuni difetti”, facendo riferimento ad elementi più tecnici, come l’allestimento dello studio, il montaggio troppo veloce, lo stile delle inquadrature troppo classico, per finire criticando il senso dell’umorismo un po’ prevedibile dei partecipanti.