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Studio Battaglia, Massimo Ghini provato: “C’è stata tanta sofferenza”

Scritto da , il Marzo 29, 2022 , in Serie & Film Tv
foto Studio Battaglia Massimo Ghini

Massimo Ghini fa una confessione dolorosa sul passato: “C’è stata tanta sofferenza”

Andrà in onda martedì 5 aprile l’ultima puntata della serie tv Studio Battaglia. Nella fiction di Rai1 il ruolo del cattivo è riservato a Massimo Ghini che interpreta Giorgio. L’uomo ha lasciato la moglie, interpretata da Lunetta Savino, e abbandonato le tre figlie quando erano ancora piccole. Nel corso delle puntate di Studio Battaglia il personaggio interpretato da Massimo Ghini ha cercato di ricucire con le figlie. Una trama quella della fiction di Rai che ha fatto ricordare all’attore romano il suo passato, abbandonato dal padre a tre anni. Sulle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni, l’artista è tornato con la memoria al divorzio con la moglie Federica Lollai:

“È stata una separazione molto difficile: sarebbe stata un caso perfetto per Studio Battaglia […] Alla base del contenzioso ci sono sempre ragioni economiche che creano tanta sofferenza e si ripercuotono sui figli”.

Studio Battaglia, Massimo Ghini non lo nasconde: “So fare bene i personaggi cattivi”

Massimo Ghini ha scherzato sul fatto di essere chiamato per ricoprire il ruolo di personaggi cattivi, sottolineando che l’antagonista però è quello che viene sempre ricordato e resta nella memoria. “Evidentemente se mi chiamano per essere il cattivo di turno, significa che lo so fare bene” ha ammesso Massimo Ghini che ha proseguito sottolineando: “In fondo i ruoli così diversi da me mi intrigano molto”. Martedì sera non mancheranno i colpi di scena nell’ultima puntata di Studio Battaglia (qui tutte le anticipazioni).

Massimo Ghini ammette sui figli: “A volte mi sento un po’ uno straniero”

Sposato con la costumista Paolo Romano, dalla quale ha avuto altri due figli, Massimo Ghini è papà di quattro ragazzi e proprio su di loro ha ammesso: “Ormai sono grandi e con il passare del tempo le barriere generazionali cadono”. “Con tutti c’è un legame forte e un dialogo aperto, adulto” ha raccontato Massimo Ghini che ha ammesso però: “A volte, in un certo senso, mi sento un po’ uno straniero”.