Alberto Matano scioccato da Bruno Vespa: “Cervello finito addosso alla moglie”

La vita in diretta, racconto shock di Bruno Vespa sulla morte di Kennedy: “Cervello andato nelle mani della moglie”

Nella puntata di oggi de La vita in diretta, martedì 23 maggio, è stato ospite anche il giornalista e conduttore Bruno Vespa per presentare il suo ultimo libro Kennedy. Fu vera gloria? Amori e potere di un mito incentrato appunto sulla figura dell’presidente degli Stati Uniti assassinato a Dallas nel 1963. E il conduttore di Porta a Porta durante la chiacchierata nel programma di Rai1 ha lasciato sotto shock Alberto Matano ed i suoi ospiti raccontando gli ultimi istanti di vita di Kennedy:

“Lui è morto perché teneva il busto e quindi al primo colpo non ha potuto piegarsi su se stesso e poi con il secondo colpo è rimasto così (dritto ndr) ed il terzo colpo lo ha centrato ed il cervello è andato nelle mani di Jackie.”

Alberto Matano senza parole per il racconto del giornalista: “Se non fosse stato assassinato non sarebbe diventato un mito”

Il racconto scioccante di Bruno Vespa a La vita in diretta sulla morte di John Fitzgerald Kennedy, JFK ha spiazzato tutti gli ospiti presenti ovvero, Paola Ferrari, Nunzia De Girolamo, Elisa Isoardi e Alessandro Greco mentre il conduttore, visibilmente senza parole ha fatto una domanda al giornalista per cambiare tema:

“Se non fosse stato assassinato non sarebbe diventato un mito?”

Vespa ha risposto negativamente, sostenendo che aveva fatto troppi errori per poter essere capito e perdonato sia come presidente che come uomo: “Ha fatto un sacco di errori. Lui aveva delle gravissime malattie che ha affrontato eroicamente ma che, probabilmente, al secondo turno, non lo so se gli sarebbero state perdonate. L’altra malattia era la sua bulimia sessuale.” Ed in effetti le storie dei suoi tradimenti sono ormai assodate.

Il conduttore del talk di Rai1 indignato per gli sciacalli in Emilia Romagna: “Incredibile”

Anche nella puntata di oggi de La vita in diretta si è parlato dell’Emilia Romagna dando importanza a storie eroiche e drammatiche, come quelle dei volontari, degli agricoltori che hanno autorizzato l’irrigazione dei loro campi, perdendo tutto il raccolto, pur di salvare il centro storico di Ravenna. A colpire in senso negativo, invece, è il fatto che non siano mancati anche in questo degli sciacalli, gente senza scrupoli che fingendosi volontari hanno saccheggiato le case pericolanti di chi ha perso tutto. Il conduttore, ieri crollato in lacrime in diretta, non ha nascosto la sua indignazione.