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Massimo Giletti si sfoga: “Vivo la solitudine, poca solidarietà dai colleghi”

Scritto da , il Ottobre 24, 2025 , in Personaggi Tv
foto massimo giletti 19settembre

Il conduttore de Lo stato delle cose ha rivelato di vivere la solitudine del collega Ranucci

Nei giorni scorsi c’è stato un attentato al conduttore di Report. Quest’ultimo è fortunatamente rimasto illeso, ma ovviamente questo atto ha fatto molto discutere. Sull’ultimo numero del settimanale Gente ha voluto dire la sua su questa faccenda pure il collega Massimo Giletti, il quale ha dichiarato di credere che questo attentato non sia da interpretare come un attacco a tutti i giornalisti. E ha voluto dire questo perchè come Ranucci vivrebbe la solitudine dei giornalisti ‘irregolari’:

“Io lo posso dire perchè ho vissuto e vivo, la solitudine di Sigfrido e di pochi altri colleghi…La solitudine dei giornalisti ‘irregolari’, che non si nutrono del non vedere ciò che ci circonda per fare carriera…”

Massimo Giletti ha confessato che dopo le minacce della mafia ha ricevuto poca solidarietà dai colleghi

Successivamente il presentatore de Lo stato delle cose, sempre in questo intervento sull’ultimo numero del settimanale Gente, ha anche tenuto a dire di ricordarsi bene il momento in cui ha ricevuto le minacce di morte dalla mafia e pochissimi colleghi pare abbiano espresso nei suoi confronti solidarietà:

“Ricordo ancora con amarezza il giorno in cui ho ricevuto la notizia che, per tutelarmi dalle minacce di morte della mafia, dovevo finire sotto scorta dei Carabinieri…Pochissimi messaggi di solidarietà…”

Il giornalista della Rai, che è stato recentemente ospite a Tv Talk, ha poi tenuto a dire che Enrico Mentana si è invece fatto vivo in quella occasione non facendo mancare il proprio supporto.

Il giornalista ha espresso la sua delusione nei confronti della sua ex rete

Massimo Giletti, sull’ultimo numero del settimanale Gente, non ha poi fatto mistero di esserci rimasto male che in quella circostanza neanche dalla sua ex rete (La7) pare abbia avuto sostegno:

“Nessuno dalla rete per cui lavoravo (tranne Enrico Mentana) allora, La7, mi scrisse un pensiero vero, non di circostanza…”

Il conduttore de Lo stato delle cose ha poi rivelato che ovviamente quelle minacce sono arrivate a causa delle sue battaglie contro la scarcerazione dei boss mafiosi nel periodo del Covid: “Se non fossi stato l’unico a portare avanti una battaglia vera non sarei diventato il bersaglio della criminalità organizzata…” E proprio per le sue battaglie che Sigfrido Ranucci ha subìto quell’attentato, come fatto presente da Giletti: “Ecco perchè si colpisce Ranucci e con lui il suo gruppo di lavoro…Per le sue battaglie…”