Nino D’Angelo, fuga forzata da Napoli: “La camorra ci sparò contro le finestre”
Il cantante è scappato da Napoli a causa della camorra
Uno dei cantanti napoletani più apprezzati dal pubblico anche per via delle sue partecipazioni al Festival di Sanremo è senza dubbio Nino D’Angelo che è stato ospite di recente da Mara Venier a Domenica In dove ha avuto modo di parlare del suo addio forzato a Napoli a causa della camorra: “È stato terribile, ma non avevamo scelta: la camorra sparò contro le finestre di casa. Abbiamo avuto paura, denunciato, e siamo dovuti scappare”.
Nino D’Angelo: la città di Roma lo ha adottato
“Non mi sono alzato una mattina decidendo di andare a Roma, mi ci hanno costretto. Volevano la tangente. Io volevo restare, ma mia moglie aveva paura, voleva proteggere i figli. Alla fine ho lasciato tutto: mamma, papà, la mia vita”. E da quel momento in poi vive nella capitale e ha come ha spiegato Nino D’Angelo: “Roma mi ha adottato, è come una zia che ti vuole bene. Ma Napoli è mammà”. Un vero dolore quello di lasciare la città in cui si è nati e che si ha sempre omaggiato con le canzoni, con il dialetto e con il semplice esistere nel mondo.
Domenica In: di cosa parla il documentario su Nino D’Angelo
Intanto il figlio di Nino D’Angelo, Antonio detto Toni, ha diretto un documentario proprio su di lui dal titolo ‘Nino, 18 giorni’ presentato anche alla Mostra del Cinema di Venezia, nelle sale il 20 novembre. Ma di cosa parla? Di quando il figlio del cantante nacque mentre il padre, appunto, era in tour in Sicilia con un successo così forte che dovette rimanere altri diciotto giorni ritardando l’incontro con il figlio.




