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Mauro Coruzzi (Platinette) confessa: “Ossessione e paura per noi”

Scritto da , il Aprile 5, 2020 , in Personaggi Tv
foto Mauro Coruzzi 28 marzo

Platinette (Mauro Coruzzi) ammette: “La paura ha generato in noi l’ossessione”

Ha parlato della fiction con Luca Argentero Doc-Nelle tue mani Platinette sulle pagine del numero del settimanale DiPiù uscito in edicola ieri. Nella sua tradizionale rubrica “La TV che vedo”, Mauro Coruzzi, parlando della serie tv in questione, ha spiegato:

Il collegamento tra finzione e realtà è un meccanismo mentale, frutto dell’ossessione che la paura ha generato in tutti noi.

“La fiction, infatti, racconta la storia di un medico” ha poi sottolineato.

Mauro Coruzzi sulla fiction Doc-Nelle tue mani: “Ci porta fra i medici in prima linea”

Sempre parlando della fiction con Luca Argentero, Platinette sulle pagine della rivista citata nel paragrafo precedente (dopo aver commentato, su DiPiùTV, il successo di un altro film parlando di un momento terribile) ha dichiarato anche:

Essendo una serie tv ambientata fra medici e ospedali, ci porta subito alla drammatica cronaca in cui i sanitari stanno come soldati in trincea.

“Luca Argentero è molto bravo nel ruolo del protagonista, il Dottor Luca Fanti, e attorno a lui ruotano figure femminili, bene interpretate da Matilde Gioli e da Sara Lazzaro” ha sottolineato subito dopo.

Platinette su Doc-Nelle tue mani, con Luca Argentero: “Scenario simile a quello reale”

“Senza volerlo, la fiction diventa un diversivo in cui immergersi in uno scenario simile a quello reale” ha dichiarato inoltre Mauro Coruzzi su Doc-Nelle tue mani (QUI la trama della prossima puntata). Sugli ascolti, Platinette ha affermato invece:

La fiction ha debuttato molto bene, con oltre il 26% di share e più di 7 milioni di telespettatori.

Ha poi ricordato: “Vanno in onda due episodi per sera, per un totale di otto, anche se quelli inizialmente previsti erano sedici. Ma le riprese sono state interrotte a metà a causa dell’emergenza coronavirus… e va in onda proprio in questo periodo, con i sanitari al centro della drammatica cronaca”.