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Pif su Falcone e Borsellino: la drammatica confessione

Scritto da , il Maggio 23, 2017 , in Personaggi Tv Tag: ,
Foto Pif

Falcone e Borsellino: lo struggente ricordo di Pif

Tra poche ore andrà in onda su Raiuno Falcone e Borsellino, una serata evento in diretta da Palermo per commemorare i due magistrati uccisi dalla mafia 25 anni fa. Fabio Fazio, Pif e Roberto Saviano daranno vita a una sorta di orazione civile in cui la parte emozionale avrà la meglio sulla cronaca. Pierfrancesco Diliberto, regista di “La mafia uccide solo d’estate”, è un palermitano doc e in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa ha ricordato quei drammatici giorni che cambiarono per sempre la storia d’Italia. Pif il 23 maggio del 1992, durante la strage di Capaci, stava doppiando Balla coi lupi in siciliano. Aveva 19 anni, andò ai funerali di Falcone, un’esperienza scioccante ed emozionante al tempo stesso. Il 19 luglio, quando 57 giorni dopo la morte di Falcone saltarono in aria anche Paolo Borsellino e la sua scorta, l’emozione fu ancora più forte perché non pensava che la mafia sarebbe arrivata a tanto.

Pif ricorda Falcone e Borsellino: “Pagarono un prezzo troppo alto”

La drammatica confessione di Pif su Falcone e Borsellino: “Per svegliarci dovettero uccidere. Ci svegliarono, ma a un prezzo troppo alto”. Il Maxiprocesso, grazie al lavoro del pool antimafia capeggiato da Falcone e Borsellino che portò all’arresto di tanti boss mafiosi, risvegliò le coscienze. Quel processo fu la prima dimostrazione del fatto che lo Stato quando vuole sa sconfiggere la mafia. Ma Pif sa che restano ancora tante zone d’ombra e persone che si muovono dietro le quinte. Non per tutti la mafia è un male come ha raccontato in “La mafia uccide solo d’estate”. In Falcone e Borsellino stasera su Rai1, Fazio, Saviano e Pif cercheranno di ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e degli agenti della scorta, senza retorica. Fazio si augura che vedano il programma soprattutto coloro che all’epoca dei fatti non c’erano o erano troppo giovani e che il Paese, almeno per una sera, sia tutto unito!