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Flavio Insinna insieme a Federico Russo per commentare l’Eurovision

Scritto da , il Maggio 9, 2020 , in Musica
foto di Flavio Insinna con Federico Russo

Federico Russo con Flavio Insinna per commentare l’Eurovision 2020

Federico Russo che, insieme a Francesco Mandelli, è al timone di Revolution Storie dal futuro in onda da giovedì 23 aprile alle 23:30 su Rai 2, raddoppia e torna in televisione per commentare l’Eurovision con Flavio Insinna. Il conduttore radiofonico è stato intervistato da TeleSette al quale ha confessato di non vedere l’ora che arrivi il fatidico momento. L’Eurovision quest’anno è cambiato per adattarsi ai tempi che viviamo: andrà in onda il 16 maggio e non ci sarà la gara con migliaia di spettatori in arena ma dai Paesi Bassi andrà in scena lo speciale “Europe! shine a light” su Rai 1, Radio 2 e Rai Play, evento che sostituisce, appunto, l’edizione 2020 dell’Eurovision Song Contest.

Federico Russo sull’Eurovision svela: “Ogni anno non vedo l’ora che arrivi”

Troveremo quindi, accanto a Flavio Insinna (che sta tornando con l’Eredità), Federico Russo intento a commentare la speciale edizione di Eurovision durante il quale sentiremo 41 canzoni (tra cui Fai rumore di Diodato, prima a Sanremo) e omaggi e hit del passato. “Ogni anno non vedo l’ora che arrivi” ha dichiarato entusiasta il conduttore radiofonico. “Questa sarà una versione alternativa con al centro il cuore solidale del festival ed entrerà a suo modo nella storia“. Federico Russo ha esternato anche il ricordo che ha della prima edizione da lui commentata nel 2015: “Un fantastico impatto con un’Europa unita e festante sul palco” aggiungendo: “L’interesse degli italiani per l’Eurovision è cresciuto e spero sia anche grazie al nostro racconto“.

Federico Russo rivela: “Sarebbe una bella prova condurre l’Eurovision”

Federico Russo non ha nascosto nemmeno il fatto che gli piacerebbe molto condurlo: “Sarebbe una bella prova. Da 4 anni seguo lo show dal vivo, è visto da milioni di persone e l’idea di condurlo in inglese mi affascina molto“. E sul metodo di selezione più adatto per il palco dell’Eurovision, il conduttore ha dichiarato che non tutti i Paesi hanno un festival prestigioso quanto il nostro ma trova giusto che chi lo vinca possa giocarsi la Champions League della musica.