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Beppe Fiorello su Gli orologi del diavolo svela: “Rimasto incastrato”

Scritto da , il Novembre 8, 2020 , in Serie & Film Tv

Gli orologi del diavolo, Beppe Fiorello svela a Francesca Fialdini: “Rimasto incastrato”

Debutterà domani sera in prima serata su Rai 1, lunedì 9 novembre, Gli orologi del diavolo. Fiction che si basa sulla vera storia di Gianni Franciosi, il primo civile ad infiltrarsi in una banda di narcotrafficanti. Nella serie il protagonista si chiama Marco Merani ed è interpretato da Beppe Fiorello. L’attore, ospite nella puntata di oggi di Da noi a ruota libera ha svelato qualcosa sulla trama ma prima di tutto sul suo personaggio ha ammesso:

“È rimasto incastrato in un ingranaggio enorme, all’inizio pensava durasse meno ma tutto ciò invece è durato 4 anni”.

Beppe Fiorello, inoltre, a Francesca Fialdini ha confessato di non sapere come avrebbe reagito lui in una situazione del genere.

Beppe Fiorello su Gli orologi del diavolo ammette alla Fialdini: “Gianni pensava la copertura durasse meno”

Durante l’intervista con Francesca Fialdini a Da noi…a ruota libera, Beppe Fiorello ha svelato che la fiction racconta una storia straordinaria di un uomo che suo malgrado si è trasformato in un eroe. Grazie al coraggio di Gianni Franciosi, infatti (che lui molto probabilmente non avrebbe avuto), è stato realizzato il più grande sequestro di tutti tempi sul narcotraffico. L’attore però sul protagonista de Gli orologi del diavolo ha anche aggiunto:

“Gianni lo sento spesso, ci sta guardando e lo saluto, ma lui era convinto che la sua copertura sarebbe durata molto meno. Mentre invece è stato un infiltrato per 4 anni durante i quali la sua vita è cambiata.

Nel fiction inoltre sono presenti nel cast Nicole Grimaudo nei panni della moglie Flavia e Claudia Pandolfi in quelle di Alessia.

Da noi a ruota libera, Beppe Fiorello confessa: “Non sottovaluterei la scuola”

Parlando invece di sé Beppe Fiorello a Francesca Fialdini ha confessato qual è il suo rimpianto più grande: “Non sottovaluterei la scuola, è stata anche colpa di alcune professoresse che puntavano il dito per la mia timidezza”