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Doc-Nelle tue mani, Raffaele Esposito confessa: “Ho ricevuto dei ricatti”

Scritto da , il Novembre 11, 2020 , in Serie & Film Tv Tag:

Doc-Nelle tue mani, il cattivo di Doc (Raffaele Esposito): “Mio padre mi costringeva a fare spettacoli”

Ascolti da capogiro sono quelli collezionati da Doc-Nelle tue mani con Luca Argentero, arrivando a circa 8 milioni di telespettatori. Ma come ogni storia che si rispetti in Doc-Nelle tue mani, oltre ad esserci un buono, c’è anche un cattivo. Si tratta del dottor Marco Sardoni, interpretato da Raffaele Esposito che si è raccontato a TeleSette. Questo ruolo che potremmo definire il cattivo di Doc, ha dato a Raffaele molta popolarità. Già da quando aveva 9 anni l’attore che interpreta Marco di Doc-Nelle tue mani ha mosso i primi passi nella recitazione. Esposito racconta:

“Mio padre, allora attore in una filodrammatica, costringeva me e mio fratello a fare spettacoli con lui a suon di piccoli ricatti”.

Anticipazioni Doc-Nelle tue mani, Raffaele Esposito sul personaggio di Marco Sardoni: “E’ stimolante”

I telespettatori si raccolgono intorno a Luca Argentero, ovvero Andrea Fanti, costretti a vedere le ingiustizie che Marco Sardoni gli combina. L’amicizia che lega in Doc Andrea e Marco è infatti piena di tradimenti da parte di quest’ultimo. Eppure, nonostante il ruolo da cattivo di Doc-Nelle tue mani potrebbe attiragli antipatie, Raffaele Esposito si dice contento del suo ruolo. Ecco le parole di Marco di Doc:

“E’ stimolante. Permette di esplorare dinamiche umane che ogni individuo si porta dietro”.

Doc, l’attore di Marco (Raffaele Esposito) racconta: “Mi sono basato sui suoi due motori”

Interpretare il ruolo del cattivo non è facile, visto che devi rappresentare di solito aspetti lontani da te. Lo sa bene Raffaele Esposito che, in Doc-Nelle tue mani, interpreta Marco Sardoni, un personaggio senza scrupoli. L’amicizia tra Marco e Andrea è mediata da Agnese che ha detto di no a Luca Argentero, con diverse difficoltà. Ecco come si è preparato Raffaele per il suo ruolo:

“Mi sono basato sui suoi due motori. L’attaccamento al ruolo professionale e la protezione del nucleo familiare. Avendo due figli ho riflettuto su cosa sarei disposto a fare per garantirne la serenità. Soprattutto se mosso dalla disperazione di perdere tutto”.