Alba Parietti Storie Italiane: “Quando hanno picchiato a sangue mio figlio…”

Storie Italiane, Alba Parietti ricorda l’aggressione del figlio: “Lo hanno pestato a sangue”

Anche nella puntata di Storie Italiane di oggi, giovedì 28 gennaio 2021, Alba Parietti è intervenuta tramite collegamento da casa sua per commentare alcuni casi di cronaca, tra cui quello dell’aggressione a Giuseppe Pio, diciottenne di Lanciano finito in coma a causa di un pugno. Una vicenda, quella del ragazzo, concluasi fortunatamente bene, dato che è finalmente uscito dal coma. E commentando questo caso, con la mamma di Giuseppe in collegamento, Alba Parietti a Storie Italiane, ospitata da Eleonora Daniele, come ha già fatto in un’altra recente puntata, ha ricordato che anche il figlio, molti anni fa, è stato picchiato a sangue.

Alba Parietti ricorda l’aggressione del figlio a Storie Italiane: “Gli hanno fracassato la mandibola”

“La vicenda di mio figlio è stata meno tragica ma altrettanto complicata perchè gli hanno fracassato completamente la mandibola” ha raccontato nella puntata di Storie Italiane di oggi Alba Parietti, continuando:

E’ successo tanti anni fa. Mio figlio è stato pestato selvaggiamente e ha riportato fratture scomposte.

“Per quell’aggressione c’è stato un processo durato cinque anni, che abbiamo dovuto affrontare, ma su questo vorrei sorvolare per tanti motivi” ha precisato subito dopo.

Storie Italiane, Alba Parietti racconta l’aggressione subìta dal figlio: “Non aveva responsabilità”

“Anche mio figlio, come questo ragazzo, non aveva alcun tipo di responsabilità” ha affermato inoltre Alba Parietti a Storie Italiane, sottolineando:

Mio figlio non era drogato e non aveva bevuto: si è trovato semplicemente davanti alla persona sbagliata.

“Quei cinque anni di processo hanno restituito a mio figlio il senso di giustizia. Penso che se lui non avesse avuto giustizia per quello che gli è stato fatto, la violenza l’avrebbe subìta due volte” ha affermato successivamente Alba Parietti nel programma condotto da Eleonora Daniele, aggiungendo in conclusione: “Questo succede sia a chi è vittima di bullismo, sia alle donne che vengono violentate”.