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Italia Si, Mauro Coruzzi perde le staffe: “Non è possibile che accada”

Scritto da , il Gennaio 9, 2021 , in Personaggi Tv
foto di Mauro Coruzzi a Italia Si del 9 gennaio

Mauro Coruzzi perde le staffe a Italia Si: “Non è possibile che accada”

Mescolando intrattenimento serio e leggero, Italia Si si colloca con pieno diritto nella categoria di quelle trasmissioni televisive che tanto aiutano gli spettatori a superare con maggiore spensieratezza questo periodo, per altri versi, molto complicato. Marco Liorni, nella puntata di oggi, ha voluto raccontare quanto successo alla scultura del giovane e apprezzatissimo scultore Jago, il quale ha voluto donare una sua opera a Napoli, installandola a Piazza del Plebiscito. Quest’ultima, però, è purtroppo stata vittima di atti vandalici da parte di alcuni ragazzini del luogo. Mauro Coruzzi, come sempre molto sensibile alla tematica artistica, ascoltando questa storia ha perso le staffe:

Non è possibile che accada!

L’opinionista si riferiva non tanto al vandalismo in sé, quanto all’irresponsabilità di quanti si fermano ad assistere, e magari a filmare, senza intervenire a fermare lo scempio. Siete d’accordo con la sua visione?

Italia Si, Mauro Coruzzi: “Porca misera, nessuno ha detto ‘Andate via da quella statua’”

Nella puntata di oggi di Italia Si, dunque, il dibattito tra gli ospiti in studio, a un certo punto, si è fatto più interessante. Partendo dal vandalismo subito da una delle ultime opere dell’artista Jago, i Saggi di Marco Liorni si sono confrontati. Su tutte è svettata la voce di Mauro Coruzzi, il quale, senza mezzi termini, ha condannato:

Porca miseria, non c’è stato nessuno che è andato lì a dire: ‘andate via da quella statua e non filmate una roba del genere’.

Mauro Coruzzi indignato a Italia Si: “Se uno muore, ormai, l’importante è filmarlo”

All’interno della sua rubrica su un noto settimanale, di recente Mauro Coruzzi aveva fatto i suoi complimenti a una nota giornalista. Adesso, invece, nella puntata di oggi di Italia Si, l’opinionista di è indignato per lo scempio del vandalismo sull’opera napoletana di Jago:

Se uno muore, ormai, l’importante è filmarlo, non assisterlo.