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La vita in diretta: Alberto Matano colpito dalla frase di un ospite

Scritto da , il Febbraio 17, 2021 , in Personaggi Tv Tag:
foto di Alberto Matano a La vita in diretta del 17 febbraio

Alberto Matano colpito da Walter Veltroni a La vita in diretta: “La frase che hai scritto in cui dici…”

Di storie suggestive legate a questa pandemia di coronavirus che non accenna ad arretrare di un passo ce ne sono davvero tante. Quella proposta da Alberto Matano ne La vita in diretta di oggi, però, è particolarmente speciale. Il conduttore ha avuto modo di ospitare al tavolo della parte ‘pop’ della trasmissione Walter Veltroni, che di recente ha scritto un libro dal titolo ‘Tana libera tutti’, sulla storia di Sami Modiano, un bambino sopravvissuto all’inferno di Aushwitz. Alberto Matano, colpito dalla storia dell’ospite, ha sottolineato:

Mi colpisce questa frase che hai scritto in cui dici: “Sami, che ha solo 8 anni, smette di essere un bambino e diventa un ebreo”.

Ma cos’ha a che fare questa storia con la nostra attualità? E’ quello che andremo ad approfondire nel prossimo paragrafo.

La vita in diretta, Alberto Matano su Sami Modiano: “E’ stato uno dei primi ad essere vaccinati”

Nella puntata di oggi de La vita in diretta, dunque, Alberto Matano ha ospitato nella parte ‘pop’ della trasmissione Walter Veltroni, autore di un libro sull’olocausto. Il protagonista della sua storia, però, riveste una doppia importanza. Oltre ad essere un emblema della sconfitta del male, lo è anche della lotta contro il Covid-19. Ce lo ha spiegato lo stesso conduttore:

E’ stato uno dei primi ad essere vaccinati. E’ bello che lui, con la sua storia, oggi sia un simbolo della rinascita.

Walter Veltroni racconta a La vita in diretta: “Gli dissero che non poteva più andare a scuola”

Di recente, Alberto Matano aveva fatto una considerazione sulla sua carriera. Adesso, invece, nella puntata di oggi de La vita in diretta, il conduttore ospita Walter Veltroni, il quale, sulla vita di Sami Modiano, racconta:

Fu chiamato in classe dal maestro che gli disse: “Tu da domani non puoi più venire”.

Destino che, purtroppo, fu condiviso da troppi bambini dell’epoca.