X


Sanremo 2021, Max Gazzè rivela: “Rinunciare sarebbe una sconfitta”

Scritto da , il Febbraio 1, 2021 , in Festival di Sanremo
foto max gazzè

Festival di Sanremo 2021, Max Gazzè non vuole rinunciare: “Sarebbe una sconfitta”

Il Festival di Sanremo è già iniziato in anticipo, nonostante all’apertura ufficiale manchi ancora poco più di un mese. Sono tanti i discorsi in cui la manifestazione canora si è ritrovata immischiata, specialmente dopo il grande caos dei giorni scorsi in cui sembrava che il padrone di casa Amadeus insieme alla sua spalla Fiorello fossero orientati a mollare. Motivo principale il pubblico che a meno di cambiamenti degli ultimi giorni difficilmente sarà presente all’Ariston. Uno dei cantanti in gara, Max Gazzè, ha parlato a Repubblica della possibilità circolata nei giorni scorsi, ovvero quella di annullare il Festival:

Sono pronto ad accettare tutte le restrizioni che i cantanti in gara dovranno rispettare, compresa la silviopellicazione nella stanza d’albergo. È stato avviato un lavoro che ora va tutelato. Rinunciare sarebbe una sconfitta ancora più grande per tutta la categoria

 

Max Gazzè su Sanremo 2021: “Pronto a fare un passo indietro se sarà necessario”

Nessuno vuole rinunciare al Festival di Sanremo, addetti ai lavori, cantanti, Amadeus, la Rai e ovviamente neanche i milioni di appassionati che ogni anno seguono con interesse la più importante manifestazione canora italiana. Max Gazzè, cantate che sarà in gara a Sanremo con la canzone “Il Farmacista” sembra non aver la minima intenzione di rinunciare al Festival, pronto ad andare in scena dal 2 al 6 marzo: “Uno è sempre meglio di zero e se sarà necessario fare un passo indietro per farne due in avanti, io sono disposto a farlo” – dichiara Gazzè a Repubblica – .

Festival di Sanremo, i discografici avanzano una nuova proposta: “Nuova location”

I discografici dei cantanti in gara sperano in tutti i modi che Sanremo 2021 abbia luogo, specialmente dopo i pochi incassi derivanti dalla scorsa edizione. L’ultima proposta è stata quella di sostituire il famoso Teatro Ariston con il Forum di Assago pur di permettere al pubblico di prendere parte.