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Domenica Live, duro sfogo di Fabio Testi: “Odore irrespirabile vicino casa”

Scritto da , il Aprile 18, 2021 , in Domenica Live
Foto Domenica Live Fabio Testi

Fabio Testi si sfoga duramente a Domenica Live: “Sono molto arrabbiato”

Durante la nuova puntata di Domenica Live è stato ospite Fabio Testi, attore amatissimo ed ex concorrente del Grande Fratello Vip. Da un paio di settimane Testi sta lanciando appelli a gran voce contro una fabbrica che si trova vicino casa sua. A suo dire la fabbrica emetterebbe degli odori terribili che impediscono a lui e a tantissime altre persone di respirare. Così oggi Fabio Testi a Domenica Live si è duramente sfogato:

“E’ un odore irrespirabile. Io mi sono molto arrabbiato. Quando uno mi fa la guerra io devo difendere i miei figli, la mia famiglia, i miei nipoti”.

Domenica Live, Fabio Testi shock: “Mia nuora ha vomitato ed è svenuta”

L’attore Fabio Testi è apparso davvero provato durante la trasmissione. L’attore, nonostante la sua età, ha un’energia e una voglia di giustizia incredibile. Testi ha raccontato che da anni ha fondato anche un Comitato che si batte affinché la situazione degli odori migliori. Ma ad oggi nulla è risolto. L’attore a Domenica Live, dove è intervenuta Manuela Arcuri, si è detto esausto. Tra l’altro la sua preoccupazione è anche per la sua famiglia. Proprio la settimana scorsa la nuora, attualmente incinta, si è sentita male. Testi infatti racconta:

“Mia nuora ha vomitato ed è svenuta dalla puzza che le è entrata in casa”.

Fabio Testi a Domenica Live lancia un appello: “Tentiamo di fare mettere la fabbrica a norma”

Durante la puntata di Domenica Live l’attore ha spiegato di non volere assolutamente che la fabbrica chiuda. La stessa Barbara d’Urso si è detta d’accordo, soprattutto per tutti i lavoratori che lavorano lì. L’unica cosa che Fabio Testi chiede è quella di riqualificare la fabbrica, a detta sua come molte altre della zona che non emettono cattivi odori. L’attore ha infatti detto:

“Tentiamo di fare mettere la fabbrica a norma. Non vogliamo che chiuda”.