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Doc-Nelle tue mani 2, l’attore di Enrico sul passato: “Freddezza sul set”

Scritto da , il Maggio 31, 2021 , in Serie & Film Tv
foto Giovanni Scifoni a Da noi a ruota libera

Doc 2, Giovanni Scifoni (Enrico) confessa sul set di Squadra Antimafia: “Freddezza nei miei confronti”

Giovanni Scifoni di recente lo abbiamo visto nei panni di Enrico Sandri nella fiction di successo Doc-Nelle tue mani con protagonista Luca Argentero. In questi giorni il cast è ritornato sul set per girare le nuove puntate e l’attore ha concesso un’intervista a Gente in cui, oltre ha fornire poche anticipazioni su Doc 2, si è sbilanciato sulla sua vita privata e soprattutto ha fatto una rivelazione su un’altra fiction che l’ha visto protagonista: Squadra Antimafia, in onda su Canale 5.

“Appena approdato sul set fu evidente da subito che c’era una strana freddezza nei miei confronti e non capivo perché”

ha confessato l’attore, aggiungendo di essere stato isolato perché essendo cattolico praticante, gli altri non sapevano come approcciarsi a lui.

Doc-Nelle tue mani 2 iniziate le riprese, l’attore di Enrico Sandri (Giovanni Scifoni): “Siete pronti?”

Giovanni Scifoni in seguito è riuscito ad entrare in contatto con i suoi colleghi di Squadra Antimafia dimostrando di non rientrare negli stereotipi, anzi di essere poco incline alle etichette. Archiviata quell’esperienza ha fatto cinema, teatro, serie web e più di recente è stato lo psichiatra Enrico Sandri in Doc. Ed è notizia di pochi giorni fa che sono iniziate le riprese di Doc-Nelle tue mani 2 dunque l’attore è ritornato sul set. Durante l’intervista non ha fornito anticipazioni o spoiler sulle prossime puntate chiedendo solo: “Siete pronti?

Giovanni Scifoni (Enrico in Doc) svela: “Ai miei figli dico di schierarsi contro le etichette”

In attesa di rivederlo di nuovo nei panni del medico Enrico Sandri in Doc 2, Giovanni Scifoni ha fatto una rivelazione sulla sua vita privata e soprattutto sugli insegnamenti che vuole trasmettere ai suoi tre figli: Marco, Cecilia e Tommaso: “A loro spiego che bisogna schierarsi contro le etichette sociali, la catalogazione delle persone, e credere in Dio.”