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Giovanni Ciacci racconta la sua lotta con la bulimia: “Ho dovuto chiedere aiuto”

Scritto da , il Ottobre 17, 2021 , in Interviste
Foto Giovanni Ciacci addio tv GF Vip

Giovanni Ciacci e la lotta con la bulimia: “Ho dovuto chiedere aiuto”

Agli appassionati di tv difficile che sfugga il nome e il simpatico volto di Giovanni Ciacci. Intervenuto sulle pagine del noto settimanale Chi, il personaggio televisivo ha aperto il suo cuore e raccontato una battaglia che si è ritrovato ad affrontare nel corso della sua vita. Parliamo della bulimia, che ha cambiato e intaccato il modo di vivere di Giovanni Ciacci. Sono dichiarazioni forti quelle rilasciate dallo stilista, che sicuramente potranno essere riconosciute da chi si è ritrovato a fare i conti con questa malattia, un vero e proprio inferno:

Sono iniziate le abbuffate notturne, potevo mangiare pizze, scatole di biscotti e vaschette intere di gelato senza saziarmi mai. Non era fame, era vera e propria rabbia. Finita l’abbuffata vomitavo tutto e l’incubo poteva ricominciare da un momento all’altro. Un inferno. Poi ho chiesto aiuto e ho già perso 25 kg

ha affermato Giovanni Ciacci.

Giovanni Ciacci ha confessato: “Rischiavo la morte da un momento all’altro”

La interessante intervista di Giovanni Ciacci al settimanale Chi, gestito dal conduttore del GF Vip Alfonso Signorini, è proseguita con il rilascio di ulteriori dettagli riguardo alla lotta dello stilista con la bulimia. Un mostro che Giovanni Ciacci ha scelto di eliminare affidandosi a degli esperti: “Prima di questo percorso avevo il diabete alle stelle, rischiavo di morire da un momento all’altro. Il mio colesterolo mi avrebbe permesso di vivere al massimo sei anni” – ha confessato il conduttore accostato nei mesi scorsi al Grande Gratello Vip – .

Giovanni Ciacci ammette sulla bulimia: “Strada ancora lunga, ma sono fiducioso”

Dopo i terribili mesi passati a fronteggiare la dura bestia bulimica, Giovanni Ciacci non vuole considerarsi definitivamente fuori dal tunnel. Queste le parole del conduttore al giornale di Alfonso Signorini Chi: “La strada è ancora lunga, ma sono fiducioso”.