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Amici, Alessandra Celentano asfalta Raimondo Todaro: “Sei il solito cafone”

Scritto da , il Marzo 19, 2022 , in Amici di Maria De Filippi
Foto Alessandra Celentano Asfalta Todaro

Alessandra Celentano infastidita da Raimondo Todaro: è scontro nella prima puntata del Serale di Amici 21

Dopo mesi e mesi passati a punzecchiarsi e battibeccare Alessandra Celentano e Raimondo Todaro potevano smentirsi nella fase Serale? Certo che no. Ecco infatti che stasera nella prima puntata del Serale di Amici 21 tra i due docenti sono volati stracci. In particolare lo scontro tra Raimondo Todaro e Alessandra Celentano è avvenuto durante il guanto di sfida tra Michele e Christian lanciato dalla Celentano. La Celentano ha spiegato perché secondo lei questo guanto è equo. Invece Todaro, che non ha accettato il guanto, per spiegare le sue motivazioni si è rivolto direttamente alla giuria definendola “più importante” rispetto alla Celentano.

“Sei il solito cafone”

ha risposto lei infastidita.

Stefano De Martino boccia il guanto di sfida di Alessandra Celentano e la punge: “Non ci vuole una laurea per capirlo”

Visto che Raimondo Todaro ha rifiutato il guanto di sfida lanciato da Alessandra Celentano è compito della giuria esterna decidere cosa fare. Il primo a parlare è stato Stefano De Martino, in quanto il più esperto di danza. Stefano ha definito il guanto tra Christian e Michele assolutamente non equo in quanto un ballerino di hip hop non potrebbe fare certe prese e movimenti.

“Non ci vuole una laurea per capirlo”

ha aggiunto Stefano pungendo la maestra Celentano. Infine il giudice ha spiegato che è vero che i guanti vanno solitamente accettati ma devono avere almeno un margine di fattibilità.

Amici 21 Serale, Stash critica la scelta di Alessandra Celentano: “Il guanto non è giusto e non è equo”

Dopo aver vissuto un momento di difficoltà Stash si è espresso contro Alessandra Celentano per il guanto da lei lanciato tra Michele e Christian. Stash ha fatto notare come fin da subito si sapeva che avrebbe vinto Michele.

“Da questo presupposto di capisce che non è giusto e non è equo”

ha concluso il giudice.