Resta con me, Laura Adriani e quella paura non detta: “Portavo un fardello”

Laura Adriani spiega come ha lavorato al suo personaggio: “Sono partita dalle mie paure”

Andrà in onda tra poco l’attesissima terza puntata di Resta con me in prima serata su Rai1. L’attrice che presta il volto alla protagonista Paola ha rilasciato un’intervista su Tele Sette. Qui ha raccontato come ha lavorato sul personaggio che interpreta, una donna che perde il figlio che portava in grembo per colpa di una sparatoria in cui era coinvolto il marito. Se a livello tecnico l’attrice si è affidata a dei coach per imparare il napoletano, sul versante emotivo dice: “Ho lavorato partendo dalle mie paure”. Infatti la nonna dell’attrice è diventata sterile a 30 anni mentre la madre ha aspettato tanto prima di avere lei e suo fratello.

“Quello di non poter avere figli è stato un timore che mi ha accompagnato a lungo. Ma questa serie mi ha liberato dal fardello”

conclude.

L’attrice di Resta con me e il tema dei figli: “La fiction mi ha aperto al confronto”

Nel corso dell’intervista rilasciata al settimanale sopracitato l’attrice della fiction di Rai1 spiega di aver capito grazie a questa fiction che non si deve per forza diventare madri e che si può essere mamma in tanti modi.

“Non ne parlavo mai, ma la fiction mi ha aperto al confronto con le mie amiche”

aggiunge. Poi Laura Adriani approfondisce dicendo di essersi resa conto di come a 30 anni per molte donne inizia a manifestarsi questo pensiero che le fa sentire quasi schiacciate. Invece è importante capire che si può scegliere o meno di creare un’altra vita e che non bisogna perdere di vista il punto centrale: se stesse.

Laura Ariani rivela come si è trovata con i colleghi: “Set con bravi attori e belle anime”

In attesa di scoprire cosa succederà nella terza puntata di Resta con me, in onda stasera dalle 21:30 circa, l’attrice ha raccontato come si è trovata con i colleghi di questa fiction.

“E’ stato un set con bravi attori e belle anime”

dice innanzitutto. Poi, per quanto riguarda Francesco Arca lo definisce bellissimo ma soprattutto nell’anima, e poi umile, sensibile e generoso. Invece Mario Di Leva (Diego) per lei è un “giovane uomo” e le ha fatto capire ancora di più quanto questa nuova generazione sia molto avanti rispetto alla sua e di come in futuro questi ragazzi sapranno fare dei miracoli. “Tra me, Mario e Francesco si è creata una grande sintonia” conclude.