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Storie Italiane, Enrica Bonaccorti torna sugli abusi: “Quello che ho subìto…”

Scritto da , il Maggio 5, 2021 , in Personaggi Tv
foto Enrica Bonaccorti 5 maggio

Enrica Bonaccorti torna a parlare a Storie Italiane degli abusi subìti: “Ascoltando la storia di Giada Vitale…”

Anche Enrica Bonaccorti è stata ospite di Eleonora Daniele nella puntata di Storie Italiane di oggi, mercoledì 5 maggio 2021, in gran parte dedicata a casi di abusi e violenze. E vista la presenza in studio di Giada Vitale, ragazza nota per essere stata vittima, da adolescente, di abusi avvenuti in ambito ecclesiastico, Enrica Bonaccorti a Storie Italiane non ha potuto fare a meno di ricordare gli episodi dei quali ha parlato alcuni mesi fa in diretta, rivelando di essere stata abusata da ragazzina. “Quella volta, ascoltando proprio la storia di Giada, mi è venuto spontaneo raccontarlo” ha premesso rivolgendosi alla padrona di casa Eleonora Daniele.

Storie Italiane, Enrica Bonaccorti confessa: “Ascoltando Giada ho ricordato quello che ho provato”

“Vedendo oggi Giada qui sono rimasta un po’ così” ha spiegato inoltre Enrica Bonaccorti a Storie Italiane, continuando:

Ascoltando il suo racconto ho ricordato, ho risentito e ho riprovato quello che ho subìto. Quando sono stata molestata ero molto più piccola di lei…

“Chi subisce abusi si irrigidisce” ha aggiunto subito dopo, parlando poi degli haters che da tempo attaccano Giada sui social. A tal proposito ha affermato: “Quelle persone cosa ne sanno? Cosa possono sapere di ciò che prova chi è vittima di molestie?”.

Enrica Bonaccorti a Storie Italiane, il ricordo degli abusi: “Quello che si è provato rimane dentro per sempre”

“Quando si è vittima di abusi il ricordo ti rimane dentro. Per salvarti devi riuscire a staccarti… è per questo che io non ho mai partecipato prima d’ora a talk di questo genere, eppure ne avrei tante da raccontare” ha ammesso successivamente Enrica Bonaccorti a Storie Italiane, concludendo poi: “Io sono di un’altra epoca, ma trovo che vi sia poca differenza tra adesso e sessant’anni fa”.