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Barbara d’Urso in un video choc: “Ho denunciato chi mi insultava”

Scritto da , il Ottobre 17, 2019 , in Barbara D'Urso
foto Barbara d'Urso, video choc

Barbara d’Urso, video choc: “La polizia ha scoperto chi insultava me e i miei figli”

Ha lasciato di stucco i milioni di seguaci della sua pagina facebook Barbara d’Urso, che oggi ha pubblicato un video choc, nel quale ha rivelato di aver scoperto, dopo una lunga indagine della polizia postale, chi si nascondeva dietro un profilo falso che da tempo la insultava pesantemente, offendendo anche i suoi due figli. La conduttrice di Pomeriggio Cinque, Live Non è la d’Urso e Domenica Live nel video in questione (disponibile nel secondo paragrafo) ha infatti confessato:

Per mesi tale profilo ha incitato all’odio verso di me, dei miei figli e di tutta la mia famiglia. Allarmata, ho quindi sporto denuncia contro ignoti. La polizia postale ha perciò fatto un’indagine, scoprendo chi c’era dietro questo profilo… e scoprendo anche che un giornalista collaborava con questa persona!

“Di tale giornalista non mi interessa fare il nome” ha poi precisato.

Barbara d’Urso choc sui social: “La polizia ha interrogato il giornalista di cui parlo” (VIDEO)

“La polizia, ovviamente, ha interrogato questo giornalista” ha poi affermato Barbara d’Urso nel video in questione (visibile a questo link: https://www.facebook.com/barbaradurso/videos/2707158639323051/), continuando:

Tale giornalista a volte esortava e dava consigli e suggerimenti a questa persona. Addirittura in un messaggio ha affermato: “Continua così se ti fa divertire e ti fa piacere. Se non ti diverte, non ha più senso… però vai avanti anche per me!”.

Barbara d’Urso alla fine del video choc sui social: “Le cose non sono sempre come sembrano…”

In conclusione del video, Barbara d’Urso (ieri rimproverata in diretta a Pomeriggio 5 da una sua ospite) ha precisato che tante altre persone hanno approfittato di questa situazione per andarle contro e, rivolgendosi direttamente a loro, ha asserito:

Le cose non sono sempre come ve le raccontano… a meno che voi non pensiate che sia deontologicamente corretto nascondersi dietro un profilo anonimo!