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Tale e Quale Show, Loretta Goggi: “Ringrazierò per sempre Carlo Conti”

Scritto da , il Settembre 25, 2020 , in Interviste
foto Loretta Goggi domenica in gaffe Mara Venier

Carlo Conti a Tale e Quale Show, Loretta Goggi rivela: “È un vero amico lo ringrazierò per sempre”

Loretta Goggi è una delle colonne portanti di Tale e Quale Show e con la sua lunga carriera alle spalle è adattissima per il ruolo di giudice delle varie imitazioni dei concorrente nella trasmissione di Carlo Conti. E proprio su quest’ultimo in un’intervista a Gente Loretta Goggi ha rivelato che è un suo caro amico e che in un momento molto difficile della sua vita, la morte del marito Gianni Brezza, le è stato molto vicino:

“Insistette per riportarmi in tv, prima ai Migliori Anni, per festeggiare i miei 50 anni di carriera, e poi a Tale e Quale Show. Lo ringrazierò per sempre perché è stata la mia rinascita.”

Tale e Quale Show, Loretta Goggi ammette: “Le mie eredi sono Paola Cortellesi e Virginia Raffaele”

Loretta Goggi è l’unica giudice di Tale e Quale Show ad esserci sin dalla prima edizione del 2012, Carlo Conti l’ha fortemente voluta nella sua trasmissione e questo, come la stessa ha rivelato, le è stato d’aiuto nel superare il lutto che aveva subito. Durante l’intervista al settimanale, l’attrice e conduttrice ha parlato della sua carriera ed ha anche indicato chi vede come sua erede: “Sicuramente Paola Cortellesi e Virginia Raffaele.” In realtà sono molte le attrice che hanno dichiarato di ispirarsi a lei come Paola Minaccioni e Francesca Manzini, che è una dei concorrenti di questa edizione di Tale e Quale Show 2020.

Loretta Goggi prima di Tale e Quale Show svela: “Farò una fiction e sto scrivendo un libro”

“Tra poco sarò sul set della fiction ‘Rido perchè ti amo’ di Cinzia TH Torrini. E sto scrivendo un libro sui miei 70 anni.”: ha concluso Loretta Goggi, che questa sera a partire dalle 21.25 circa sarà impegnata nelle vesti di giudice nella seconda puntata di Tale e Quale Show 2020, dove venerdì scorso ha sfiorato il pianto per una frase di Carlo Conti.